mercoledì 24 maggio 2017
IL COMITATO DI CA' BIANCA: SE SAREMO ISOLATI LA RESPONSABILITÀ SARÀ POLITICA
Il comitato direttivo di Ca' Bianca e Ca' Pasqua, riunitosi giovedì 18 e in assemblea con la popolazione venerdì 19 maggio, a fronte dei problemi emersi in merito alla chiusura del ponte sulla strada provinciale 7 Rebosola, evidenzia alle autorità che non si deve interrompere il transito sul ponte Casetta su strada se prima non viene realizzata in loco una viabilità alternativa; che esistono valide e praticabili alternative viabilistiche sufficienti a garantire il transito locale, già sottoposte e valutate positivamente dal consorzio di bonifica competente; che la Città Metropolitana e il Comune di Chioggia si devono coordinare fattivamente nella ricerca delle risorse necessarie e delle sinergie da attivarsi sia con la ditta esecutrice dei lavori, che con il molto disponibile Consorzio di bonifica; che se la frazione di Ca'Bianca e tutto il territorio retrostante di fatto verranno isolate dall'interruzione stradale e private di conseguenza degli essenziali e normali servizi e tutela di pubblica incolumità nei termini precisi sia di soccorsi socio-sanitari che antincendio e polizia oltre che privare la popolazione dei servizi di trasporto pubblico e scuolabus per la materna, saranno ritenuti personalmente responsabili quanti avvaloreranno questa scelta sia a livello politico che amministrativo come funzionari addetti ai procedimenti. Il comitato, interpretando l'esasperazione che un simile isolamento provocherà nella popolazione, si attiverà quindi, come già fatto in passato, organizzando in tutte le possibili forme le decise proteste necessarie per contrastare decisioni che tendano a ledere la sicurezza e gli interessi della collettività.
3 commenti:
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Vi auguro la meglio possibilita per trovare una strada di riserva e andare e venire da cà bianca senza fare 30 o 40 km.
RispondiEliminama se la soluzione non la trovate voi, col mazzo che il comune ne trova una.
E la provincia meglio stendere un velo pietoso.
Proponete voi e no lasciatevi falsare se viene fuori che i soldi no ci sono: che li trovi il Ferro.
Qualcuno mi spiega come fa il comune a trovare le risorse per creare una viabilità alternativa quando, almeno al momento, non ce ne sono per restaurare decine di infrastrutture a chioggia? Il ponte del musichiere, il ponte delle fossetta e parte del cavalcavia hanno necessità di interventi urgenti ( a brevissimo saranno limitati al traffico alternato) il ponte in legno baden powel sul Lusenzo è , di fatto, quasi inagibile, non mancherà molto che verrà chiuso. Parliamo di strutture di importanza strategica non solo per la viabilità interna ma anche per il flusso turistico che, e bene sottolineare, è quello che consente a questa città di rimanere a galla. Io credo che il minestrone lo si fa con quello che si ha ...non con quello che si vorrebbe avere.
RispondiEliminaUn ponte militare “bailey” si getta in pochi giorni, posizionato vicino a quello che si deve restaurare e raccordato con “bretelle” stradali in ghiaia.
EliminaCerto che bisognava pensarci prima. L’ing. Dirigente ai Lavori Pubblici – avvisato per tempo dalla città metropolitana di Venezia sulla data dei lavori - doveva farlo presente all’Amministrazione, anche per il reperimento dei fondi, seppure di importi limitati.
Riguardo la passerella sul canale Fossetta, é vergognoso che l’Amministrazione non sia in grado di provvedere alla sostituzione della pavimentazione in tavolato, quando invece si assume l’onere di ospitare un centinaio di richiedenti asilo – come manifestato in Consiglio Comunale dal consigliere Dolfin.