venerdì 17 luglio 2020

RESTRIZIONI ALL'AREA DESTINATA AI CANI NEL PARCO DI VIA NICOLÒ ZENO, L'ATTIVISTA LAURA DORIA SCRIVE AL COMUNE

L'attivista Laura Doria, artefice dei parchi per animali nel territorio clodiense, ha inoltrato una lettera all'amministrazione comunale per sottoporre alcune sue osservazioni alla riqualificazione del parco a nord di via Nicolò Zeno. «A fine maggio - scrive Doria - mi ero esposta pubblicamente con commenti positivi all'inizio dei lavori nel parco in questione, finalizzati a ottenere un'area al suo interno dedicata ai cani. Alla luce di quanto realizzato e aperto al pubblico mediante cartello di regolamentazione, percepisco la totale indifferenza nell'ascoltare le osservazioni avanzate in via formale da un discreto numero di cittadini che frequentano l'area, ma solo quelli di una residente».
Doria nota infatti un'area destinata ai cani «piuttosto contenuta rispetto alla possibilità offerta dal parco, tenuto conto anche dei numerosi frequentatori. Inoltre c'è una rete divisoria, alla quale è stato applicato un telo frangivento del quale non si capisce bene lo scopo (visto che non è stato pensato in precedenza per l’area cani realizzata all’Isola dell’Unione), se non quello di dare la sensazione di creare praticamente un “ghetto” rispetto al parco, di creare una barriera per l’aria peggiorando la respirabilità nelle giornate afose, per non parlare dell’impossibilità di sorvegliare i propri figli minori che ovviamente, nel frattempo, è più probabile che passino il tempo nell’altra area. Magari avrebbe avuto più senso posizionarne uno sulla rete confinate la via Nicolò Zeno, così da limitare la vista e gli odori dei numerosi contenitori di rifiuti posizionati proprio a ridosso della recinzione».
L'attivista contesta anche il fatto che «la restante (e molto più ampia) area del parco è stata interdetta ai cani, anche se a guinzaglio, senza una apparente giusta motivazione, come invece dovrebbe essere prevista per aree destinate esclusivamente a specifici e particolari scopi. Questa soluzione “ghettizza” ancor di più i numerosi cani con relativi accompagnatori nella più piccola area. La realizzazione di un'area dedicata ai cani dovrebbe dimostrarsi un concreto aiuto alle esigenze sia ai padroni che agli animali, in questo modo però quel che ne risulta non va certo nella direzione a loro favorevole».
Secondo la promotrice, «per la funzionalità di un’area dedicata alla ricreazione dei cani sono certamente essenziali le specifiche attrezzature, come del resto previsto dallo specifico regolamento comunale, ovvero panchine, cestini, fontanella. Esse sono attualmente inesistenti, come pure ancora inesistenti (fatta eccezione di due dogtoilette) sono al parco realizzato giusto un anno fa all’isola dell’Unione, nonostante innumerevoli solleciti non solo miei ma anche da svariati cittadini. Anche una singola panchina, che per alcuni potrebbe anche non essere utilizzata, risulta invece indispensabile magari per le persone più anziane, per le donne incinta o per chiunque possa avere carenze fisiche».
Proprio a quest'ultimo riguardo, infine, Laura Doria sottolinea la «completa mancanza di attenzione alle barriere architettoniche presenti in entrambi i parchi, nei luoghi di accesso alle aree e nella pavimentazione dell'area cani, condizioni già sollevate per le vie brevi al dirigente del verde pubblico. Da notare - termina l'attivista - che il parco di via Zeno non è diventato covo di sbandati e di tossici, come tempo fa era, e come avviene purtroppo in altre zone. E questo grazie proprio alla presenza di tante persone che lo frequentano con i propri animali, le quali oltre ad allontanare questa "mala società" hanno pure provveduto col proprio senso civico a tenerlo pulito. Ora che quest'area più vasta del parco non vedrà più la costante presenza dei possessori di cani, potranno più facilmente ripresentarsi quei problemi. I proprietari dei cani hanno tutte le intenzioni di voler perseguire forme di protesta e opposizione legalmente previste, affinché l'amministrazione comunale rivaluti e rimedi agli aspetti ingiusti. Il servizio veterinario dell'ULSS ha censito 6072 cani, 582 in più negli ultimi tre anni: i politici hanno tutto l'interesse anche elettorale a coinvolgere queste persone».

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