venerdì 14 novembre 2014
CAMPI DI CALCIO DI BORGO VIETATI AI RAGAZZI DELLA PARROCCHIA: COME MAI?
Un campo sportivo a due passi dall'oratorio, ma i bambini che frequentano
la parrocchia non ci possono andare. E' il paradosso di Borgo San
Giovanni dove la “guerra” per gli impianti sportivi sta facendo emergere
anche particolari poco edificanti e qualcuno finisce per perdere le staffe.
Per spiegare cosa sta accadendo è necessario un riassunTo delle puntate
precedenti.
Pochi mesi fa il comune pubblica un bando per affidare la gestione della
struttura sportiva di Borgo San Giovanni, realizzata durante la prima
amministrazione Guarnieri (2001 circa). Da allora la struttura era sempre
stata gestita dai LIONS, presidente Rossano Boscolo Gioacchina, una
compagine che si è distinta, in tutti questi anni, raggiungendo lusinghieri
risultati sportivi, di livello nazionale.
Al bando partecipano i Lions, la società di Borgo e anche la Clodiense. Per
una manciata di punti vince la società di Borgo, gestita da Gimmi Sambo,
molto attiva, ma con risultati sportivi di gran lunga inferiori a quelli dei
Lions. Basti pensare che è iscritta al campionato csen con squadre tipo
BIRRETTA TEAM: un po' di autoironia non guasta mai.
Ma la società di Borgo è nota anche, guarda caso, perchè pare aspirasse
alla gestione di un futuro impianto sportivo, sempre in quel di Borgo, del
costo di 600.000 euro che, in parte, avrebbe dovuto essere utilizzato anche
dal tennis club. Un progetto che era ben più di una promessa visto che,
se vogliamo dare un valore ai simboli, l'investimento comunale era stato
annunciato in pubblico, sull’altare della chiesa di Borgo San Giovanni,
dall'assessore allo sport, Narciso Girotto, in persona.
Forse anche per quell'impianto avrebbe dovuto esserci un bando di
gestione, ma non lo sapremo mai, perché il progetto, almeno per un po',
causa difficoltà economiche del Comune, è stato abbandonato, e la società
del Borgo era rimasta “disoccupata”. Ma solo fino a quando ha vinto il
bando per l'impianto prima gestito dai Lions. I quali non hanno gradito
e hnno presentato ricorso al Tar che sembra orientato a dargli credito. In
termini sportivi è come se il Tar avesse concesso ai Lions un rigore che si
accingono a piazzare.
Da quando i Lions, con il loro ricorso al Tar, ormai di dominio pubblico,
hanno messo sotto scacco l'assegnazione dei campi sportivi “qualcuno”
ha iniziato a sparare sulla loro precedente gestione. Si parla di conti
non pagati, o pagati all'ultimo momento, e di condizioni precarie degli
impianti sportivi a danno, si fa intendere, dei giovani frequentatori del
posto. Ma questi giovani, che destavano tanta preoccupazione in chi aveva
partecipato con successo all'assegnazione dell'impianto sportivo, anche col
dichiarato proposito di tutelarli, ora sembrano un essere stati dimenticati.
L'altro giormo, infatti, mentre passeggiavamo per Borgo San Giovanni,
una persona, ci ha riferito che il parroco, Don Mario, sarebbe molto irritato
perché i ragazzi della parrocchia «NON POSSONO UTILIZZARE i
campi dell’associazione neppure per due ore al mese» e, per farli giocare a
calcio, devono essere accompagnati al campo di Cà Pasqua percorrendo la
pericolosissima statale Romea.
Ma come? E tutto quell’interessamento per la salute dei giovani come si
concilia con questo pendolarismo forzato?
Rosi dal dubbio siamo andati a sentire in parrocchia, dove ci hanno
confermato tutto (e anche altro). Ma quando siamo andati dal signor
Gimmi Sambo a sentire la sua versione, ha avuto una reazione, nei nostri
confronti, che dire scomposta è poco, rifiutando di fornire qualsiasi
spiegazione. E non aggiungiamo altro. Possiamo capire che il momento
sia delicato e che il gran parlare della vicenda renda nervoso qualcuno,
ma non è proprio in queste occasioni che si dimostra di essere, se non
generosi, almeno coerenti?
14 commenti:
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Cercherò di commentare più compiutamente in secondo momento, perché ci sono delle cose su cui riflettere, analizzare con calma nel merito dell’articolo. Solo una piccola anticipazione. Perché don Mario dovrebbe essere molto irritato per la mancata concessione di due ore al mese dell’impianto sportivo? Voglio ricordare che i ragazzi iscritti alla società della Borga S.Giovanni pagano una retta annuale ecc.ecc.. Farò alcune riflessioni più tardi, come anticipato, perché ci sono delle cose che non mi tornano, mi insospettiscono nella tempistica, nei modi, sia detto con ironia, anche nella presentazione fotografica dell’articolo in cui viene messo in risalto un mezzo della polizia fermo davanti agli impianti, con due poliziotti che si stanno recando verso gli uffici della società…ma di questo e altro ne parleremo più tardi…
RispondiEliminanon voglio prendere le difese di nessuno,però fare un articolo del genere in questo momento è a dir poco fuori luogo.Anche perchè don Mario solo adesso ha bisogno dei campi?E poi quanti saranno i ragazzi rimasti fuori?Concludo questa piccola polemica che questa vicenda se il comune o chi per esso avesse fatto il proprio dovere tutto si risolverebbe in maniera più semplice e sopratutto più amichevole.P.S. LA STORIA DI QUESTI CAMPI è VERAMENTE RIDICOLA A CIOSA XEMO
EliminaMi sembra evidente che all " amico " Gimmi Sambo se i campi gestiti dai Lions erano ben tenuti o meno è solo un pretesto, l'auto della polizia l'ho chiamata io perché quando sono andato a chiedere se era vero o meno che i ragazzi della parrocchia non potevano usare i campi di calcio sono stato preso a sberle e insultato. E questo mi convince ANCORA di più su TANTI aspetti di questa vicenda. Aspettiamo il 15 di febbraio, sentiremo che cosa dice il TAR
RispondiEliminaCaro Andrea premetto che sono un semplice cittadino che si limita a qualche partita di calcetto con gli amici e non voglio entrare in quella che mi sembra una bega personale fra lei ed i presidente del Borgo San Giovanni ma vorrei restare ai fatti. Che i campi da calcetto dei Lions siano indecenti (buchi nel terreno sintetico, soprattutto il campo coperto, e spogliatoi da antitetanica) è innegabile e lei che sicuramente conosce tali impianti (che ci abbia giocato o no) non mancherà certo di confermarlo nel suo blog. Che i campi siano gestiti da uno o dall'altro poco importa ma chi li ha gestiti fino ad ora (quindi i Lions tranne che per gli ultimi mesi) ha trascurato ogni opera di manutenzione anche la più basilare. Per quanto riguarda il campo di Borgo San Giovanni sa dirmi se l'uso di tale campo è stato assegnato dal comune alla società del Borgo San Giovanni? Se è così non vedo perchè i ragazzi della parrocchia dovrebbero giocarci. E' come se il parroco di San Martino volesse far andare i ragazzi della sua parrocchia a giocare nei campi dell'Isola dell'Unione gestiti dalla Clodiense (cui fra l'altro il comune ha concesso l'unico impianto sportivo che era a disposizione della collettività ma questa è ben altra storia). Così come a nessuno viene in mente di usare i campi assegnati alla Clodiense a nessuno dovrebbe venire in mente di usare i campi assegnati al Borgo San Giovani. Altrimenti, per puro gusto di paradosso, può essere che anche il direttore del Banca situata dinnanzi ai campi di Borgo San Giovanni richieda l'uso del campo per far giocare i dipendenti. Nel caso in cui il comune non avesse assegnato l'uso dei campi al Borgo San Giovanni allora la conclusione dovrebbe naturalmente essere diversa.
EliminaIl tuo ragionamento non farebbe una grinza se non ci fossero tutti gli elementi che stanno via via venendo fuori, tornando all'oggetto di questo post, ti ripeto la domanda che mi ha fatto questa persona, peraltro vicina alla maggioranza che amministra questa città: " E' possibile che i ragazzi della parrocchia non possano giocare DUE ore alla settimana nei campi calcio della parrocchia? " magari chiedilo tu a Mr Gimmi, io ho provato a chiederlo e mi ha messo le mani addosso....
EliminaMa il campo di chi e'? Della parrocchia o del comune che lo ha dato in uso al Borgo San Giovanni? Nel primo caso hai ragione tu nel secondo Mr Gimmi come lo chiami tu. Del resto neanche il presidente dei Lions faceva giocare gratis i ragazzi della chiesa della Madonna di Lourdes che e' a due passi dai campi dei Lions. Anzi per giocarci sempre che fossero liberi e non ci fossero feste private (compleanni ecc...) mio figlio ha sempre dovuto pagare. Quindi non vedo dove sia il problema o i ragazzi di Madonna di Lourdes sono diversi da quelli di Borgo? Il resto che come dici sta venendo fuori e' un' altra faccenda cosi come i problemi tuoi con il signor Gimmi
EliminaScusa volevo dire che e' un altro discorso ma comunque e' bene ribadire che l'uso delle mani non e' certo ammissibile o giustificabile.
EliminaAh sì? ma invece a me risulta che dai Lions tutte le volte che vanno le associazioni disabili non pagano nulla, cmq ripeto che non ti contesto nulla, è un paradosso che la chiesa di borgo CHE CONFINA non possa utlizzarli qualche ora, in considerazione soprattutto delle dichiarazioni sula stamp e non...cmq mi info anche sulla Navicella, speriamo non siano tanto suscettibili anche là :)
EliminaNon ti ho parlato della navicella ma di Madonna di Lourdes anch'essa confinante con i campi dei Lions e neanche di disabili (vorrei vedere con che coraggio si potrebbe negare l'uso gratuito a queste associazioni). Sula Navicella non so nulla tranne che di certo sono molto cordiali (come Don Mario del resto).
Eliminasi avevo frainteso, ciao
EliminaNulla da dire sulla gestione agonistica delle squadre dei Lions da parte di Rossano, ma tutto il resto è sicuramente da censurare a partire da come è stata ridotta la struttura della Serenella. Campi distrutti e pericolosi, spogliatoi indecenti e praticamente inagibili, approssimazione nella gestione. Credo che in tutti questi anni di gestione Rossano abbia incassato molti soldi ma non ha fatto nessun investimento sull'impianto. Questo giustifica il comune sulla decisione di assegnare la struttura ad altri. Stà al comune farsi garantire una gestione che possa ridare alla città una struttura di cui essere orgogliosi e non tale da doversi vergognare. Ricordiamoci che parliamo di un'impianto sportivo in zona centralissima e ad alta visibilità che potrebbe anche ospitare eventi di rilievo nella stagione estiva e richiamare flusso turistico.
RispondiEliminaE’ assolutamente FALSO che i Lions, rappresentati da Rossano Boscolo Gioacchina, non abbiano investito sulla struttura. Quella struttura E’ NATA grazie all’iniziativa di Rossano con l’aiuto dell’amministrazione Guarnieri e dell’interessamento regionale del presidente Carlo Alberto Tesserin. Sulla struttura I LIONS hanno fatto investimenti importanti.
EliminaE’ FALSO che Rossano abbia fatto chissà che incassi per la gestione, non sono certo dentro all’amministrazione, sono molto raramente dai Lions ma la gente parla con me e TANTI mi hanno detto che utilizzavano la struttura anche gratuitamente o pagando pochissimo.
Fai bene a dire, lo dice anche il sindaco, che un’amministrazione deve valutare anche gli investimenti, giustissimo, a parte che vedremo cosa dirà il tar su quel bando, siamo molto curiosi di capire questi criteri di valutazione.
La stuttura: “ In buono stato di conservazione” lo stabilisce un documento redatto dai tecnici del comune, era effettivamente andata giù, è chiaro che non avendo la sicurezza del rinnovo NESSUNO avrebbe speso ulteriori soldi, e i Lions ne avevano già spesi tanti, se il TAR assegnerà, a mio avviso, GIUSTAMENTE quella struttura a chi HAI I MERITI e non i padrini politici, stai tranquillo che gli investimenti verranno fatti.
Chi segue da anni lo sport, e non mi riferisco a Rossano che mi chiede ogni giorno di non espormi su questa cosa, chi segue lo sport di chioggia da tanti anni mi dice che oggi come oggi, Clodiense a parte, gli unici che fanno sport di squadra a livelli nazionali sono i LIONS, non so bene il Tennis, ma tutti gli altri TUTTI sono praticamente inesistenti, per carità ci sono anche titoli mondiali , vedi cultura fisica o quant’altro.
Mi fermo qui, ripeto vedremo e capiremo meglio con la sentenza del TAR, l’assessore Girotto ha dichiarato pubblicamente che il bando è stato fatto osservando al massimo tutti i criteri di legge, vai a sentire un po’ in giro cosa ne pensa la gente sulle dichiarazioni e sulle promesse di Girotto.
Un'ultima cosa, mi hai dato uno stimolo, farò una ricerca su QUANTO pagano per essere iscritti e per utilizzare i servizi delle varie attività sportive che gestiscono strutture comunali e anche qualcos'altro, non ti preoccupare.
EliminaLa ricerca non dovrebbe essere molto difficile. Le norme statuarie e il Codice Civile prevedono che I bilanci di tutte le associazioni senza scopo di lucro dovono essere pubblici e quindi facilmente consultabili. La verità è che si sta creando un fenomeno fino a qualche anno fa impensabile: cioè chi gestisce il gioco del calcio gestisce anche le palestre dove vengono svolte le più varie attività, passando dal gioco del calcio, alla ginnastica antalgica, al mini Volley, dai corsi di danza al zumba e così via con le più svariate attività normalmente gestite dalle stesse persone. Mi chiedo lo fanno sempre per passione o c’è qualcos’altro? Ricordo che ogni allenatore, istruttore e qualsiasi figura giri attorno a queste associazioni, per legge fino a 7.000,00 e passa € all’anno non hanno l’obbligo di dichiarazione in denuncia dei redditi. Per carità, ripeto nulla di illegale tutto previsto per legge. Ma, è mai possibile che chi gestisce queste associazioni abbiano tutte queste “passioni”. Per non parlare, poi, specialmente nel calcio, che tanti istruttori, anche di scuola calcio, secondo me cosa gravissima, sono sprovvisti di qualsiasi attestato o qualifica. Insomma dei stregoni allo sbaraglio. Anche in questo caso ci vorrebbe un’inchiesta giornalistica a livello nazionale per fare emergere le gravi lagune di cui patisce il nostro settore giovanile. State attenti, però, anche in questo caso è complice il Coni-Figc il quale ogni anno da la deroga a questi personaggi che si definiscono allenatori ad allenare squadre, con” l’obbligo” che durante l’anno in corso frequentino dei corsi organizzati dalla Federazione; cosa che normalmente questi “allenatori” privi di qualifica non fanno a cui, però, sanno che tanto la deroga gli verrà rinnovata ogni anno con buona pace delle professionalità.
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