mercoledì 26 novembre 2014
TORRE DI BEBBE - SITO ARCHEOLOGICO DIMENTICATO
L'amico Giorgio Aldrighetti ci rinfresca la memoria su un altro sito archeologico , purtroppo quasi dimenticato, ai confini del comune di Chioggia. Si trova al confine con il comune di Cavarzere, si tratta di una delle fortificazioni della Serenissima disloccate a sud della laguna, un po' più ad est c'era FORTE BRONDOLO, un altra fortificazione ormai praticamente scomparsa all'interno del compendio del mercato ortofrutticolo. Ascoltiamo il commendatore Aldrighetti.
torre di bebbe
12 commenti:
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Un grazie al Comparato per l’interessamento e per l’ottimo servizio sulla Torre della Bebbe. Speriamo che abbia gli effetti sperati, anche se ci conto poco. Quindi un primo risultato è stato raggiunto e ne sono veramente felice, perché credo, che la sferzata ironica di un mio precedente commento in proposito abbia fatto la sua parte. E, vedi Comparato, che io sono di origine meridionale per cui, mi sarebbe piaciuto che la questione fosse stata sollevata da cittadini originari del territorio, visto che ci sono elementi, movimenti che si richiamano alla identità, alla cultura Veneta, aggiungerei con ironia di “noantri”. La verità storica, secondo me, è che molti dirigenti, e non parlo solo di politici, dei nostri beni culturali, architettonici e archeologici ne gliene frega una mazza, e quando ne parlano fanno danni ingenti “Con la cultura non si mangia” frase detta da un ministro della nostra Repubblica, giusto per non fare nomi: Tremonti. Pensa, che circa un venticinque anni addietro, ebbi il modo di conoscere questo sito attraverso una persona a me cara, la quale, essendo ingegnere, me disse che con cinque - sei milioni di lire, si poteva quando meno mettere in sicurezza. Allora non so adesso. In ogni caso le crepe che si notano a una nostra misurazione si sono allargate in modo drammatico. Io lancerei un appello al Comitato “Marciliana”, visto che nella sostanza si rifà in qualche modo a quel periodo storico, che durante la manifestazione raccogliessero dei fondi per il restauro del sito. Comparato, tu, permettimi di darti del tu, la tua parte l’hai fatta adesso spetta a chi di dovere di non fare nulla. Sia detto con ironia.
RispondiEliminagrazie allo champagne Pommery, sponsor del video,maliziosamente in vista dietro l'ottimo commendatore
RispondiEliminaPosto che non ci sarebbe nessun male ad avere uno sponsor, su questo video non c'è alcun contributo, abbiamo approfittato dell'ospitalità del bar " All'ombra del duomo " dall'amico Dario, mi sembra il minimo che si possa vedere il bar....mamma mia, ohi
RispondiEliminaPer me sarebbe molto piu' utile preoccuparci di gente che non riesce ad andare avanti e non riesce a raggiungere la quarta settimana a livello economico, degli anziani che con certe misere pensioni,son a volte costretti ad andare a rubare nei supermercati,di imprenditori che si suicidano o spariscono nel nulla,oberati dai debiti e massacrati da questa crisi economica che sembra non avere mai fine, di questa sanità imbarazzante dove se non paghi subito in contante,per un esame ti ci vuole anche un anno. E noi ci preoccupiamo di un rudere del genere? Ma stiamo scherzando ragazzi! Dobbiamo essere piu' PRAGMATICI e pensare davvero e una volta per tutte,a quel che veramente serve per migliorare questo nostro imbarazzante e critico momento particolare della nostra esistenza. VITTORIO.
RispondiEliminahttp://youtu.be/Mv2HH-KXcM4 guardati questo se hai tempo, poi ti renderai conto i monumenti e le vestigie della storia di cui siamo circondato sono ANCHE investimenti, che danno ritorni economici
RispondiEliminaVedi perché non ne veniamo fuori! Perché c’è gente che vede i nostri beni culturali come un peso e non come una risorsa. Gian Antonio Stella nel suo libro “Vandali” (sig. Vittorio le consiglio di leggerlo magari alla fine cambierà idea), tra le altre cose scrive, cito a memoria, “ Il museo di Louvre nel 2011 (verificare la data) ha incassato 28 milioni di euro, più di tutti i musei e i siti archeologici italiani”. Ora, Vittorio, e tutti quelli che la pensano come lei, compreso l’ex ministro Tremonti, come mai succede questo visto che l’Italia detiene, secondo stime per difetto, il 70% di tutti i beni culturali e archeologici esistenti al mondo? Lo sa lei, cosa vuol dire per l’economia italiana se il nostri beni culturali fossero gestiti con un minimo di perizia? Le faccio un esempio: se io parto da Chioggia con qualsiasi mezzo per visitare Pompei, certamente avrò bisogno di dormire, di pranzare, di fare carburante, perciò guadagnerà l’albergatore, il ristoratore ecc. che dovranno assumere personale e pagarlo. Insomma non c’è solo il sito in se, ma tutto l’indotto. Come avviene a Parigi per il louvre. E per essere campanilisti terra, terra, giusto per capirci, è un po’ come avviene per la spiaggia a Sottomarina. Il discorso sarebbe troppo lungo e difficilmente comprensibile da chi definisce, quello che dovrebbe essere il nostro oro, il nostro petrolio “rudere”. Complimenti, Comparato, per il servizio. Già parlarne è un passo avanti.
RispondiEliminaRingrazio degli interventi, è questo il grande problema si pensa che la cultura sia fine a se stessa e sia per i " fighetti" o per le signore dei salotti buoni, non è così noi italiani " camminiamo sopra una miniera d'oro" fatta di storia, di cultura e di opere d'arte.....cinesi, giapponesi e altri popoli, con tutte le capacità e i talenti che possono avere o che forse potranno avere non le avranno mai. Immaginiamoci una chioggia senza le auto nelle calli, un pelo più puliti, un pelo non dico tanto di più.....si parla, anzi si blatera, di lavoro. La ns città potrebbe tranquillamente intercettare il 2 il 3% del turismo veneziano, vorrebbe dire LAVORO PER TUTTI, vorrebbe dire che tante attività potrebbero assumere per tutto l'anno e non ( a fatica ) solo per i mesi estivi. Solo oggi, questa mattina, mi hanno riferito di due attività una già chiusa, la rivendita di vini a sud del ponte di San Martino ( isola dell'unione) e un bar sotto i portici. Se va bene a fine anno chiuderanno " solo" 5/6 attività aperte nel corso......l'amico Vittorio, che ha tutti i diritti ad esprimere la sua opinione, pensa che investire sulla cultura non serve.....
RispondiEliminaSi ma il museo di lourdes ha la gioconda il nostro museo di chioggia non ha nulla e fa annualmente una perdita per le casse comunali di milioni di € bisognerebbe creare un museo di barche storiche nella riva vena vicino al museo quello si e poi di conseguenza il museo fuori delle porte che è vicino incrementerebbe i visitatori ma con una giunta di DILETTANTI ALLO SBARAGLIO se fanno una rotonda in lungomare in 4 anni è già qualcosa. venturini daniele forza italia
RispondiEliminaCaro daniele il museo di chioggia ospita anche ( in un ambiente ad hoc) l'archivio storico con pubblicazioni che hanno secoli, e la biblioteca.... se un giorno ci sarà una giunta che dovrà votare la chiusura sarà proprio un brutto giorno. Sarebbe come se a casa tua buttassi nelle immondizie tutte le foto dei tuoi nonni e i loro ricordi.....
EliminaChi scrive museo di lourdes invece di museo del Louvre non merita repliche...
RispondiEliminaDella serie IGNORANSA DE CIOSA
Onestamente mi era sfuggito lo strafalcione dell'amico Venturini, evidentemente sono anche io tra gli ignoranti.....
EliminaIl dramma principale è che noi italiani (non tutti) siamo diventati stupidotti.
RispondiEliminaLa bici elettrica utima moda, la bicicletta elettrica "truccata", cellulari d'ogni tipo con relativi soldi sprecati con le ricariche. Non ci si parla più se non con il PC e tutti i vari social network, con gli Ipad (o Ipod). Ormai la pubblicità in TV è divenuta pedante, frasi intere in inglese, tedesco, francese e l'italiano? Chi lo sa più parlare o scrivere decentemente. Non si comprende come giornalisti/e con conoscano la grammatica, la sintassi, l'ortografia, ecc.
Il museo delle antiche imbarcazioni in Canal Vena? Meglio i caparozzolanti! Per fortuna che Cesenatico ha salvato tante barche d'epoca della nostra marineria... le ha letteralmente fatte rivivere.
Concordo con Comparato, quanto bello sarebbe il nostro centro storico senza macchine? Ma bisognerebbe anche realizzare un servizio di trasporti urbani adeguato e, tanto per precisare, senza capolinea all'Isola dell?unione. Ma chi ha predisposto queste cose così insensate? Infine, è inutile far ordinanze restrittive per impedire a camion e bus di transitare sul Corso del Popolo se poi si decide una una ridicola tassa per cui tutto tornerà come prima? E con quali soldi si continuerà a riparare il lastricato? E quando la torre con leone di Vigo crollerà? Chi verserà lacrime di coccodrillo.
In effetti se fossimo più accoglienti, più puliti (eiezioni cinofile) ecc. Molti turisti sarebbero invogliati a vistare la nostra città e probabilmente molte attività economiche, anziché chiudere potrebbero essere rilanciate... ma anche qui serve un rispetto dei plateatici e l'asportazione di quei tendaggi indecenti che nulla hanno a che vedere con Parigi.
Carlo