giovedì 14 luglio 2016
DANNO ERARIALE ALL'IPAB: CONDANNATI IN PRIMO GRADO GLI EX AMMINISTRATORI DELLA GESTIONE 2007-2011
La Corte dei Conti ha riconosciuto in primo grado il danno erariale inferto all'Ipab, l'ente che gestisce la casa di riposo di Sottomarina, durante la gestione 2007-2011. Ieri la sentenza -che sarà pubblicata probabilmente domani- di condanna per l'ex presidente Matteo Penzo, gli ex consiglieri Giordano Boscolo Sale e Giorgio Garbin, l'ex direttore Matteo De Marchi e l'ex capo del personale Anastasia Boscolo, che dovranno risarcire in solido 189mila euro. Gli amministratori tuttavia sono coperti da assicurazione.
Le contestazioni riguardano l'uso delle risorse finanziarie per coprire le assenze per malattia del personale, ricorrendo in maniera massiccia ai lavoratori interinali. In sede dibattimentale erano state stralciate e archiviate le posizioni degli altri consiglieri (Elena Ballarin e Roberto Pizzo) in quanto gli stessi hanno ripetutamente votato contro le decisioni del consiglio di amministrazione, in particolare proprio relativamente alle questioni sub judice.
Non si fa attendere la reazione di Matteo Penzo: «Per la mia formazione, rispetto la sentenza, ma consapevolmente non la condivido. Il giudice contabile ha avallato in toto le tesi della procura, senza dar credito a quelle della difesa». Penzo sottolinea il carattere meramente contabile del procedimento, distinto e avulso dalla giustizia penale, e annuncia il ricorso in appello tramite impugnazione della sentenza. «Siamo stati condannati per gli atti dirigenziali», afferma Penzo: «Non c'è stato un voto del consiglio, bensì si tratta di scelte tecniche non in capo all'organo politico». L'ex presidente tuttavia approva il lavoro dei suoi uffici: «Succedesse ancora, lo rifarei uguale, perché la mission è curare al meglio gli ospiti. Secondo la corte, il personale dipendente malato non avrebbe dovuto essere sostituito, comportando così un aggravio delle mansioni per gli altri colleghi e soprattutto una cura meno qualitativa per gli ospiti». Non manca una punta di sarcasmo da parte sua: «Questo è un Paese dove succede che qualcuno si lamenti per le telecamere negli asili e nelle case di riposo, che servono a controllare che i bimbi e gli anziani non vengano maltrattati, e dove una sentenza penalizza chi dispone ulteriori risorse per accudire al meglio gli ospiti stessi...». Con riferimento al bilancio, Penzo ricorda che «la mia gestione ha garantito l'accreditamento istituzionale regionale con l'aumento dei posti letto, lasciando sempre i conti in pareggio o addirittura in avanzo di amministrazione». La palla ora passa alla Corte d'Appello.
da sinistra: Giordano Boscolo Sale, Giorgio Garbin, Matteo De Marchi
2 commenti:
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Grazie Ferro che ci hai salvato da avere qualcuno di questi come assessore!
RispondiEliminaChi ha sbagliato paghi..se ha sbagliato....
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