Chioggia, Sottomarina, Venezia e Pellestrina non dimenticheranno mai il 12 e il 13 novembre 2019 nel loro calendario. Proprio come è stato con il 4 novembre 1966, quando l’acqua alta raggiunse un picco di 194 centimetri: ieri sera il metro si è fermato a quota 187 per Venezia e 170 per Chioggia, circostanza replicata stamane con esiti più contenuti ma analogo disagio. Sono stati 143 alfine i centimetri sul medio mare raggiunti alla rilevazione di piazza Vigo, a fronte di 153 cm alla diga di Sottomarina.
Solo freddi numeri che nascondono la realtà vera: a Pellestrina due persone sono decedute -una, il 78enne Giannino Scarpa, folgorato mentre stava cercando di ripristinare la corrente elettrica- e sempre nell’isola è andata a fondo una delle due rampe di accesso a pontile del vaporetto Actv. Incalcolabili i danni e gli oggetti che sono andati perduti, a Venezia due motoscafi del trasporto pubblico sono affondati davanti Sant’Elena e un vaporetto si è incagliato al ponte dell’Arsenale: il sindaco ha fatto dichiarare lo stato di calamità e chiuso tempestivamente tutte le scuole.
A Chioggia i vigili del fuoco sono stati al lavoro tutta la notte e nella mattinata per risolvere tante situazioni critiche: dagli allagamenti per via di pompe che non hanno funzionato al recupero di un furgoncino caduto in acqua da una barca nel canal Lombardo proprio di fronte la caserma, a un’auto incendiata per probabile corto circuito sulla riva del Lusenzo a Sottomarina. Era stata segnalata anche una barca che aveva rotto gli ormeggi nei pressi del ponte del Musichiere, ritrovata poi da un lettore di Chioggia Azzurra in riva Vena e messa in salvo vicino al ponte di Vigo.
Il sindaco Alessandro Ferro stamane ha visitato in centro storico i negozi e le attività andate sott’acqua, esprimendo la solidarietà dell’amministrazione comunale. Dal servizio Alarm System erano partiti i preavvisi telefonici relativi alla portata del fenomeno e delle istruzioni per i parcheggi pubblici gratuiti: «Nonostante le mie personali sollecitazioni ai commissari del MOSE per provare a sollevare le paratoie in prova - ha detto Ferro - non è stato possibile farlo, in quanto attualmente l’opera non risulta completata né collaudata». Il primo cittadino ha invitato la popolazione a documentare fedelmente i danni subiti per futuri risarcimenti: a tal proposito, dall’amministrazione clodiense è già partita la richiesta di applicare anche a Chioggia lo stato di crisi.
Polemiche invece per la decisione, arrivata ben oltre la scorsa mezzanotte, di tenere chiuse stamane solo le scuole ubicate in centro storico a Chioggia: si è reso necessario dapprima specificare quali sono, poi aggiungere i Cavanis e alcuni asili, il che non ha comunque frenato la protesta dei tantissimi studenti e genitori residenti in centro storico ma frequentanti istituti di Borgo San Giovanni o Sottomarina, dove comunque in molte zone permanevano i disagi da acqua alta. Decine di ragazzi hanno atteso fino alle ore piccole di conoscere il proprio destino, salvo rimanere sconcertati dalla separazione delle sorti fra Chioggia e il resto del territorio, come invece non è accaduto ad esempio tra Venezia e Mestre. Giovedì 14 le lezioni riprenderanno regolarmente in tutto il territorio comunale di Chioggia, anche quindi nel centro storico (dove l'istituto comprensivo Chioggia 1 scrive che le attività scolastiche ripartiranno alle ore 9). Conferma l'assessora alla pubblica istruzione Isabella Penzo: «Nessuna chiusura prevista».
Nel quadro rientrano anche le cancellazioni di appuntamenti ed eventi: oltre allo spettacolo di Veronica Pivetti al teatro Don Bosco, che verrà recuperato il 9 gennaio, domani mattina non verrà effettuato il consueto mercato settimanale del “zioba” in corso del Popolo a Chioggia, che solitamente attrae anche molte persone dalla vicina Pellestrina, egualmente in ginocchio. I danni dell’alta marea non si sono fatti sentire solo a Chioggia o nelle strade di Sottomarina allagate. A Isolaverde il mare si è mangiato per l’ennesima volta centinaia di metri di spiaggia, compromettendo i lavori di ripascimento effettuati nelle scorse settimane: gli albergatori dell’ASA e i commercianti di ASCOM hanno sollecitato il Comune a chiedere lo stato di emergenza per calamità naturale, pronti ad aderire a un tavolo permanente di coordinamento anche per future emergenze.
E se verso il Polesine la situazione non è certo migliore – ben 57 i casoni distrutti segnalati a Scardovari – anche le opere in corso al ponte sul Brenta tra Ca’ Lino e Brondolo si sono dovute fermare: il livello del fiume infatti si è alzato al punto da invadere parte del ponteggio, e i lavori potranno riprendere solo a emergenza meteo conclusa.
«La manutenzione – sottolinea l’assessora Alessandra Penzo - avviene in condizioni operative particolarmente ostiche: una impalcatura sospesa sotto al ponte rende difficile operare con un personale numeroso, oltre a creare considerevoli oscillazioni alla stessa quando transitano mezzi pesanti sulla struttura». Per tale motivo si dovrà continuare con la limitazione di portata del ponte ed eventualmente aumentare la restrizione nel momento delle future lavorazioni.
In tale contesto ambientale, una notizia almeno è positiva: il gruppo Veritas comunica che l’acqua potabile di Chioggia è a norma, e può essere bevuta e utilizzata senza problemi. La rete dell'acquedotto è a tenuta e in pressione, e non sono possibili ingressi di acqua estranea.Veritas rinnova l'invito ai cittadini a non abbandonare rifiuti in strada: appena le condizioni della marea lo permetteranno il servizio di raccolta dei rifiuti riprenderà regolarmente.
Intanto la nottata, per dirla con Eduardo de Filippo, non è ancora passata: le previsioni per le prossime ore e per i prossimi giorni non fanno stare sereni. ISPRA ritiene che domani -giovedì 14 novembre- alle ore 9.55 del mattino si arriverà a un picco di 129 centimetri in zona Vigo, mentre per venerdì 15 alle 10.10 mattutine i centimetri potrebbero essere ben 149 (quindi fuori dalla portata del Baby Mose). Il centro maree di Venezia invece postula lo stesso 130 cm alla Salute per domattina -ore 10.50- e 140 cm venerdì alle 11.20, sempre riguardo Venezia.
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