giovedì 9 marzo 2023

SENZA FONDI NÈ PERSONALE, IL BENE PUBBLICO NON PUO' ESSERE GESTITO

  (09.03.23)

Il giardino appoggiato sulla batteria Forte San Felice è stato riaperto al pubblico e sono stati in tanti ad usufruirne domenica, complice la bella giornata.

Un luogo bello e rilassante, con una stupenda vista sul Lusenzo e, in lontananza, una panoramica suggestiva di Chioggia, che, fino a qualche anno fa, non era fruibile dal pubblico essendo in uno stato di avanzato degrado.

In altri tempi i ragazzi utilizzavano questi apparati militari, batteria e postazioni, per i loro giochi, alcune venivano utilizzate invece da persone che qui trovavano alloggio.

I bunker risalgono alla seconda guerra mondiale mentre la batteria, ex Stazione RDG, è molto più antica e nel 2010, proprietà allora del Demanio dello Stato, è stata riqualificata dal Magistrato alle Acque con un intervento seguito dalla Soprintendenza, dichiarata di interesse culturale, e quindi tutelata.

Del 2015 l’accordo con il Mosella per la riqualifica dell’area con demolizioni di fabbricati e con il recupero di aree di pregio ambientale. La convenzione impegnava a rendere ad uso pubblico quasi 5000 metri quadri di verde con oneri totalmente a carico della ditta sia per la manutenzione che per la sorveglianza e con limiti che sarebbero stati decisi dalla Giunta Comunale.

Successivo alla convenzione l’acquisto dell’area, messa all’asta con un prezzo base di un milione di euro.

Gli interventi messi in opera hanno riqualificato il verde pubblico dell’area, rendendo la zona appetibile, meta di turismo di passaggio. Abbiamo davanti agli occhi, anzi non li abbiamo, gli altri fortini, bunker, postazioni che sono stati utilizzati per difendere le posizioni, nascosti da pavimentazioni, da terrapieni o lasciati alla mercè delle intemperie e del passare del tempo.

Bene che il manufatto sia stato sistemato prima dal Magistrato alle acque, ma bene che sia intervenuto un privato ad averne cura, sistemando tutta la location in modo che il pubblico possa usufruirne e goderne. La città, non solo la nostra, pullula di beni che, lasciati nelle mani del pubblico, hanno perso valore perchè trascurati.

Qualsiasi bene necessita di essere mantenuto nel tempo, e quindi necessita di fondi e di personale. Alle amministrazioni comunali, questa come altre, vengono troppo spesso a mancare entrambi.

C’è sempre un’alternativa, se si ritiene nocivo un intervento esterno per la salvaguardia del bene: vedere il bene trascurato, andare a deperire e trasformarsi in degrado.




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