Il collettivo FuoriLuogo, attraverso un comunicato, spiega l’azione di sabato mattina al deposito di gpl, dove sono stati lasciati tre pacchi natalizi vuoti che hanno fatto pensare a potenziali ordigni esplosivi, provocando l’intervento della Polizia di Frontiera, del Commissariato di Chioggia e degli artificieri. «Le inaspettate reazioni all'iniziativa dimostrativa e provocatoria contro la costruzione del deposito richiedono quanto meno una contronarrazione», si legge nella nota: «Abbiamo visto la subitanea mobilitazione di una squadra di artificieri per una presunta minaccia, ovvero uno striscione, tre pacchi regalo di cartone con scritto “boom”, ed un lucchetto in carta stagnola simbolico sul deposito. Subito il pericolo primario a cui doversi occupare doveva presumibilmente essere l'attacco terroristico degli antagonisti che non vogliono la costruzione del deposito gpl, ma forse non ci capiamo, non capiamo esattamente quali siano le vere bombe con cui la città verrà a stretto contatto.
Perché adesso sono tre cartoni vuoti, domani le bombe saranno molto più grandi, e arriveranno in grandi quantità». Il riferimento è alle navi gasiere e alla movimentazione del gas petrolio liquefatto. Continua il collettivo: «Dicono che qualcuno potrebbe passare dagli scherzi ai fatti, ma a noi le bombe non sono mai piaciute e mai piaceranno, perché metterle è un gesto da vigliacchi e che colpisce indiscriminatamente. Noi preferiamo muoverci mettendoci in gioco in prima persona, alla luce del sole, senza nasconderci e senza usare violenza; la nostra iniziativa era puramente simbolica, e il simbolo della bomba si riferisce, e si riferirà sempre al deposito stesso e ai suoi “bomboloni” pericolosi. Sono i serbatoi, le autocisterne che con frequenza attraverseranno le strade e sono le navi gasiere che attraversano i canali lagunari ad essere le vere bombe pericolose, e quelle vanno denunciate».
I giovani di FuoriLuogo si chiedono quindi se «artificieri e addetti alla sicurezza si prodigheranno per garantire che tutto fili liscio quando transiteranno navi gasiere a autobotti cariche di gpl da e verso il deposito. Socogas garantisce che tutto è sicuro. Come lo erano il distributore esploso a Rieti, l'autocisterna esplosa in autostrada o il treno che anni fa devastò Viareggio». Nell’annunciare che la “disobbedienza” continuerà, gli antagonisti rivendicano il fatto che la salute delle persone e la tutela dell’ambiente vengano prima del profitto: «D’altronde il mondo pare girare al contrario, se chi soccorre naufraghi viene incriminato, può succede che il pericolo non sia l’impianto ad alto rischio costruito a ridosso di case e scuole, bensì un finto lucchetto e tre scatoloni vuoti». Tuttavia è in arrivo una denuncia d’ufficio per procurato allarme, anche se contro ignoti, ovvero contro gli autori del gesto se verranno identificati.
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