mercoledì 20 marzo 2019

MENTRE A ROMA SI DISCUTE, A CHIOGGIA SOCOGAS INCONTRA I POTENZIALI LAVORATORI NEL DEPOSITO DI GPL

Mentre a Roma i vertici aziendali incontravano i tecnici dei Ministeri, il Comune di Chioggia e il comitato No Gpl, in laguna Costa Bioenergie si sta già attivando per valutare i profili adatti alle assunzioni nel futuro deposito di gpl in Val da Rio. Ieri alle ore 18, all’hotel Grande Italia in piazza Vigo a Chioggia, i delegati dell’impresa fidentina hanno incontrato circa venti persone (tra cui una sola donna), che nei mesi avevano inviato il proprio curriculum professionale: si tratta per lo più di aspiranti conducenti dei grossi veicoli in dotazione, che dovrebbero essere assunti all’impianto in numero di trenta. Almeno altrettanti saranno i posti di lavoro direzionali all’interno della struttura, per profili di alta specializzazione.
La società della famiglia Zucchi ha comunicato di aver ricevuto già un centinaio di autocandidature spontanee, senza aver ancora lanciato alcun bando di assunzione. All’interno vi si ritrova tutto il range di expertise necessarie alle operazioni di funzionamento dell’opera, costata 35 milioni e in via di ultimazione entro il mese di maggio, dopo la sentenza favorevole del Consiglio di Stato. Socogas ha anche lasciato intendere una disponibilità a provvedere alla formazione specifica, attraverso corsi, per coloro che ricopriranno il ruolo di camionisti. Una curiosità: fra coloro che erano presenti ieri alla valutazione c’era anche Alessandro Penzo, segretario della locale sezione di Fratelli d’Italia, nonché fratello della consigliera comunale del PD Barbara, ovvero una delle più agguerrite sostenitrici del no al deposito.

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