Ancora un altro passo verso la canonizzazione di Padre Raimondo Calcagno. Il religioso chioggiotto, appartenente alla Congregazione dei Filippini e definito “venerabile” da Papa Francesco, potrebbe presto diventare beato: infatti il postulatore don Ermanno Caccia ha ricevuto dalla Congregazione per le Cause dei Santi il decreto di validità giuridica degli atti provenienti dall’inchiesta della Diocesi di Chioggia (conclusa nel maggio 2017) che attestano il miracolo di Andrea Gorini. Nato nel 1888 e scomparso nel 1964, Padre Calcagno fu animatore dell’Azione Cattolica ed educatore della gioventù clodiense nell’oratorio San Filippo Neri, che fondò negli anni della Prima Guerra Mondiale. Decisiva sarà la valutazione, che verrà compiuta a Roma, del miracolo di cui sopra: Andrea Gorini di Pellestrina soffriva di una grave malattia cerebrale, e a un certo momento il suo acutizzarsi lo portò al ricovero all’ospedale di Mestre. Dopo che per l’ennesima volta il malato e la famiglia si erano rivolti alla preghiera di Padre Calcagno, di cui erano assai devoti, affinché intercedesse per la salute dell’uomo, senza alcuna operazione chirurgica le lesioni sparirono inspiegabilmente, donando la sanità a chi l’aveva perduta. Da tale fatto ha preso le mosse l’inchiesta officiata dal vescovo Tessarollo e dal suo delegato, l’arcivescovo chioggiotto di Gorizia don Dino de Antoni. Già nel 1994 in Cattedrale avvenne la chiusura ufficiale della fase diocesana della causa, aperta tre anni prima dall’allora vescovo Alfredo Magarotto: si tratta di due volumi di circa 2mila pagine, che portarono al riconoscimento delle “virtù eroiche di servo di Dio” da parte della commissione cardinalizia.
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