lunedì 29 luglio 2019

SAREBBE DI JACOPO SANSOVINO LA "MADONNA DEL LATTE" CINQUECENTESCA RITROVATA NEL MAGAZZINO DEL MUSEO CIVICO A CHIOGGIA

Un altorilievo cinquecentesco raffigurante la Madonna del Latte, più tardi messa al bando dal Concilio di Trento perché “sconveniente”. Si trovava nel convento agostiniano divenuto poi l’auditorium San Nicolò, e dagli anni Ottanta risiede nel magazzino del Museo civico della Laguna sud, in campo Marconi a Chioggia: al di là dell’oggettiva bellezza e candore dell’opera, la “novità” dell’ultim’ora è la sua probabile attribuzione addirittura a Jacopo Tatti detto il Sansovino, tra i massimi scultori dell’epoca, nativo di Firenze ma operante a Venezia dove ha architettato -tra le altre opere- la loggia ai piedi del campanile di San Marco.

Artefice della scoperta è stato il professor Luciano Bellemo, studioso di storia locale e curatore della Torre dell’Orologio a Sant’Andrea: «In calce alla scultura -dice il professore alle telecamere di Chioggia Azzurra- è possibile leggere la scritta SANS, con la quale era solito firmarsi l’artista. E anche il tratto florido dei due putti, Gesù Cristo e il Battista, secondo il Vasari depone a favore dell’attribuzione dell’opera a Sansovino». Ora si spera che venga finanziata la collocazione dell’altorilievo al Museo civico o altrove; intanto è definitivamente smentito che la scultura della Madonna presente al centro della facciata del Granaio sia opera dello stesso autore: «Si tratta in verità di una serie presente in molte località venete – conclude Bellemo – e questo lascia pensare a un calco».

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