Il sacramento della Confermazione, più noto come Cresima, non verrà sospeso nel prossimo periodo nel territorio afferente alla Diocesi di Chioggia, nonostante l'inasprirsi del pericolo di contagio da Coronavirus. Lo ha deciso il vescovo Adriano Tessarollo, che ha lasciato così cadere nel vuoto i numerosi appelli giunti da più parti negli ultimi giorni, al fine di rinviare ancora le cerimonie dopo una precedente dilazione: le Cresime avverranno il pomeriggio di domani, 14 novembre, a Borgo San Giovanni e domenica 15 nella Cattedrale, sia al mattino che dalle ore 16.
«C'è chi insiste per il sì e alcuni per la sospensione - commenta il vescovo - ma le celebrazioni avvengono secondo il protocollo, che prevede numeri contingentati, spazi larghi e distanza tra le persone, come del resto accade anche per le scuole. Dovremmo tornare a chiudere le chiese, mentre osserviamo le norme ritenute di sicurezza? Se qualcuno non ritiene di partecipare lo può fare, i bambini o i ragazzi che vengono "ritirati" oggi avranno la possibilità di richiedere il Sacramento più avanti».
Tra i genitori che avevano sperato nel rinvio, Chioggia Azzurra ha raccolto le testimonianze di una mamma di Borgo San Giovanni: «Ci sono famiglie e ragazzini in quarantena - dice la signora - e a questi ultimi è stato risposto che faranno la Cresima il prossimo anno. Così facendo viene creata una disgregazione nel gruppo, con senso di esclusione per questi ragazzi.
E chissà, da qui al 21 novembre, quanti altri non potranno prendere parte alla cerimonia... Sono molto arrabbiata per come la Chiesa sta affrontando e sottovalutando il fenomeno, non riuscendo a tornare sui propri passi. Perché è impensabile far accedere duecento persone in uno stesso luogo per un rito che può essere rimandato, senza rischiare il contagio proprio durante la cerimonia».
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