sabato 10 luglio 2021
ESTATE SENZA REGOLE PER "DIPORTISTI" SCATENATI: I CANALI INTERNI PIÙ PERICOLOSI CHE PARTECIPARE ALLA PAVIA VENEZIA
Se la circolazione sulle strade è pericolosa, con mezzi che corrono oltre i limiti consentiti, con persone alla guida che dimostrano poca conoscenza delle norme anche basilari del codice della strada, e usando motocicli camuffati da biciclette a pedalata assistita, senza però tener conto degli oneri che ciò comporta - casco, assicurazione, targa - non è che la circolazione sulle acque della laguna e nei canali di Chioggia sia meno rischiosa.
Tuttaltro.
I mezzi in questione sono quelli che sulla bocca di tutti sono conosciuti come “barchini”, con motori sovradimensionati, in grado di raggiungere velocità che arrivano anche oltre gli 80 km/h, quando il limite in tutta la laguna è fissato a 20 km/h e nei canali cittadini a 5 km/h.
Questi “siluri” sono guidati da ragazzini a velocità folle nei canali interni e nella laguna del Lusenzo, trasformando in gara o in prova di bravura qualsiasi occasione. Incidenti ne sono già accaduti, le bricole sono un pericolo, neppure tanto subdolo se non le si vogliono adoperare come punto di riferimento per il giro di boa.
E chi è alla guida non lo si vede spesso mettere in pratica le basilari norme di sicurezza o adoperare i giusti accorgimenti per evitare problemi che possono presentarsi, come lo stacco di sicurezza.
Ricordarsi di agganciarlo in qualsiasi condizione di mare può fare la differenza. Un dispositivo, già obbligatorio da aprile in America per alcuni tipi di navigazione, utile nel caso in cui chi governa la barca finisca fuori bordo provocando l’immediato spegnimento del motore. Infatti, se il motore resta acceso, chi finisce fuori bordo corre il rischio di essere colpito dall’elica in movimento, inoltre la barca, se ingovernabile, può diventare un pericolo sia per chi si trova a bordo sia per gli eventuali natanti nei pressi, oltre a costituire un pericolo per gli uomini della Guardia Costiera che devono riprenderne il controllo.
Le gare e le sfide sull’anello del Lusenzo sono all’ordine del giorno, e i barchini che vi partecipano sembrano essere ogni giorno in numero maggiore.
Prima che qualcuno si faccia male, veramente male, sarebbe il caso che, chi di dovere, ricordasse ai giovani piloti almeno le norme per la navigazione delle acque interne.
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