I quattordici migranti che da ieri mattina hanno stazionato per strada, fuori dall'ex ristorante Al Bragosso di Sant'Anna, stanno lasciando l'accampamento di fortuna entro sera, e per tre o quattro giorni godranno di sistemazioni provvisorie ove trascorrere la notte al coperto. A sbloccare la situazione, l'attivismo della rete Chioggia Accoglie che, anche grazie alla solidarietà manifestata da alcuni residenti della frazione, ha recato assistenza e generi di prima necessità ai richiedenti asilo in queste ore. Dalla metà della prossima settimana, la rete raccoglierà la documentazione relativa ai singoli casi per studiare il da farsi.
Interpellato stamane da Chioggia Azzurra, uno dei rifugiati - il 23enne senegalese Yakouba – aveva criticato il sistema di accoglienza in vigore in Italia e manifestato il sogno di trovare un lavoro: «Se avremo la possibilità, vogliamo restare qui, perché ci piace l'Italia, vogliamo vivere assieme e imparare l'italiano per farci capire».
Chioggia Accoglie non manca di stigmatizzare la «totale assenza dell'amministrazione comunale, il sindaco è il primo responsabile della sicurezza nel territorio, con quindici persone per strada. Ferro non può dire “se ne occupa il prefetto”, perché è una foglia di fico: valeva poco prima, quando le relazioni erano tra la Prefettura e la società che gestisce il centro di accoglienza straordinaria, vale ancor meno ora».
In giornata il Comune aveva diramato una nota nella quale lanciava “un appello al prefetto e al questore per un'adeguata e costante vigilanza degli sfollati, dacché devono essere garantiti l'ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini residenti, auspicando che la situazione non si protragga per troppo tempo”. Giusto quello di attivarsi e trovare una soluzione, il giro di poche ore.
venerdì 20 aprile 2018
I MIGRANTI SFRATTATI DAL BRAGOSSO LASCIANO LA STRADA: "CHIOGGIA ACCOGLIE" HA TROVATO SISTEMAZIONI PER QUALCHE GIORNO
12 commenti:
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Incredibile che un sindaco non provveda a mettere al riparo degli esseri umani!
RispondiEliminaSinceramente faccio fatica a credere a quello che leggo
Io invece ritengo che sia incredibile che tanta gente abbia corso per queste persone, non solo perché questi hanno perso il "diritto" di mangiare ed avere un tetto sulla testa a sbafo a causa dei loro comportamenti ANCHE violenti, ma anche per il fatto che c'è una SFILZA , ripeto una sfilza di chioggiotti che hanno problemi anche più importanti... ma evidentemente questi soggetti hanno più diritto. Comunque tanto per essere chiari il sindaco, l'amministrazione, il nostro comune non ha fondi per gli italiani e cmq non potrebbero neppure farlo rischierebbero una denuncia alla corte dei conti. Non è una competenza del comune, questi vanno rimpatriati, altro che queste stupidaggini.
EliminaPurtroppo le persone vedono solo l’ultima scena del film, quella di una quindicina di persone che dormono all’addiaccio, ma si dimenticano di tutto il resto del film, cioè delle cause che hanno portato a questo epilogo.
RispondiEliminaIniziamo dai così detti salvataggi in mare che nella quasi totalità non erano affatto salvataggi, ma trasbordi da gommoni guidati dai trafficanti alle navi delle ONG o navi della nostra marina. Tutto questo voluto da un Governo miope sotto la spinta dei buonisti nostrani.
Continuiamo con l’accoglienza. Una volta sbarcati sul nostro territorio, il Governo non ha trovato di meglio che stanziare una montagna di soldi e girare la patata bollente ai Prefetti. Questi ultimi, in maggioranza impreparati, si sono arrangiati alla meglio vivendo alla giornata “spedendo” migliaia di CLANDESTINI (magicamente trasformati in “richiedenti asilo) ove c’era posto.
A Chioggia è toccato all’Hotel “al bragosso” che tramite una cooperativa (inventata al solo SCOPO DI PUCRO) alloggiarne un congruo numero di questi clandestini.
Queste quindici persone di cui adesso si parla sono le stesse che hanno violentemente protestato per il cibo, per il riscaldamento scarso dei locali, per l’acqua calda che non funzionava bene. Sono state più volte invitate a lasciare la struttura dell’hotel dichiarata non idonea, ricevendo per contro risposte negative e violente. Adesso si trovano “in calle” e dovranno arrangiarsi.
L’associazione “Chioggia accoglie” avrà così modo di mettersi in vista e, oltre ad organizzare manifestazioni, di farci vedere i fatti concreti dell’accoglienza.
La cooperativa che gestisce il Bragosso e altri centri è stata fondata dalla famiglia Pagan, la stessa famiglia che ha tentato di aprire un albergo in centro e che, per varie motivazioni, non è riuscita e ha pure rischiato il fallimento. Grazie alle loro CAPACITA' in tempi non sospetti sono riusciti ad aprire , con scarsissime risorse finanziarie, un centro di accoglienza e di gestirlo con una discreta professionalità, un'attività MOlto difficile e complessa. Sul "lucro" ci mancherebbe altro che chi lavora non debba avere la possibilità di mantenersi, di mantenere i dipendente e tutto quel che segue. Del resto, se permetti, anche le cooperative senza fine di lucro campano di queste entrate e se permetti ancora ci sono soggetti sulle cui motivazioni "nobili" in base alle loro iniziative politiche passate personalmente nutro MOLTI dubbi sulle reali motivazioni, ovviamente non mi riferisco ai molti cittadini di buona volontà mossi da autentica compassione.
EliminaLetto il tuo commento, proporrei di fare un monumento alla famiglia Pagan. Sentiamo però cosa ne pensano gli altri commentatori.
EliminaSicuramente la maggioranza dei chioggiotti sarà della tua opinione evidentemente critica ma ciò non cambia la realtà delle cose, poi se vogliamo non vederle perché ci fa comodo è un'altre questione. Nota bene, io sono contrario all'accoglienza per me sono da rispedire TUTTI a casa loro, sia ben chiaro.
EliminaIo sarei ancora più severe di comparato, ma vi rendete conto di quanti soldi ci costano e di quanti danni fanno? Questi che sono stati mandati via se la sono cercata per i comportamenti incivili che hanno avuto, provate a chiedere al poliziotto che è stato picchiato, e giusto che vadano in Africa da dove sono venuti, perchè non hanno nessuna voglia di integrarsi, e noi non abbiamo nessuna voglia di mantenerli, vanno mandati a casa e BASTA
RispondiEliminaPurtroppo ci tocca vedere che vengono dal niente e da noi pretendono tanto, penso sia ora di finirla, BASTA anche per me!!!!!
RispondiEliminaE' un interloquire puerile, scarno e spodestato d'umanita', cio' che leggo e spero sia solo dettame di analfabetismo solidale...
RispondiElimina“analfabetismo solidale” ….un fico secco !!
EliminaSecondo il Ministero dell’Economia, negli gli anni 2016-2017 per i così detti richiedenti asilo lo Stato ha speso oltre 8 miliardi di euro.
Questo non è un “interloquire puerile, scarno e spodestato d'umanità”, ma invece fotografo lo stato d’animo della maggioranza degli italiani stufi di pagare le tasse per una causa che non sente propria.
Io credo sia tu l'analfabeto, non fare passare noi per gente che non capisce, capiamo benissimo come siamo messi nei confronti degli immigrati, penso che noi italiani abbiamo fatto molto per loro rispetto a tanti altri paesi, adesso dobbiamo pensare ai nostri figli a dare loro un futuro dignitoso, se tu non sei d'accordo non può essere un nostro problema, scusami se sono stata pesante ma penso sia arrivato il momento di dire BASTA...
EliminaPersona molto culturata, portali a casa tua, vorrei proprio vedere i fatti non le parole.....
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