Il sindaco Alessandro Ferro aggiorna in merito alla situazione del secondo ponte sopra il Brenta, progetto iniziato nel 2003 anche con la finalità di sbarrare il cuneo salino del mare verso il fiume, che tanti danni produce all'agricoltura del luogo. «L'iter sta procedendo nella massima collaborazione tra i soggetti coinvolti - spiega il primo cittadino - in primis il Provveditrato alle Opere Pubbliche, che ha in carico l'attuazione dell'intervento.
Per quanto di competenza comunale, lo scorso anno è stata aggiornata la documentazione relativa al procedimento espropriativo ed è stata approvata dal consiglio la deliberazione per la relativa variante urbanistica e la riapposizione del vincolo preordinato all’esproprio, nonché la conferma dell'impegno di spesa di 3 milioni e 479mila euro. A maggio la partita degli espropri sarà conclusa, seguiranno 90 giorni per lo sviluppo del progetto esecutivo, soggetto al parere degli enti promotori. Entro Natale 2021 è previsto il possibile avvio del cantiere, i lavori dureranno circa due anni dal loro inizio».
L'opera è di evidente interesse pubblico: «Le vittorie nelle sedi giudiziarie lo hanno dimostrato - continua Ferro - tanto che la sua necessità è maggiormente avvertita oggi, in concomitanza con il cantiere di ANAS all'attuale ponte lungo la strada Romea: la presenza dell'infrastruttura carrabile alternativa avrebbe, infatti, permesso di raggiungere agevolmente Isolaverde, Ca' Lino e Sant'Anna da Sottomarina e viceversa. Per non parlare dei risvolti positivi sul turismo, in particolar modo ciclabile: come sottolineano, a ragione, anche le associazioni di categoria». Il costo dell'intervento ammonta a poco meno di 20 milioni, e come detto è fondamentale per impedire l'infiltrazione dell'acqua marina in quelle dolci del fiume, savaguardando i terreni agricoli dala desertificazione. Il cantiere garantirà comunque la risalita del fiume ai diportisti.
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