Nella seduta di ieri mattina, la giunta comunale ha accolto l'atto di indirizzo firmato dal sindaco Alessandro Ferro nella sua qualità di consigliere comunale, e ha approvato la protocollazione del documento di sostegno alla candidatura di Chioggia a capitale italiana della cultura per l'anno 2024. Ora la parola andrà al consiglio comunale, che dovrebbe deliberare in tal senso probabilmente all'inizio di maggio, dopo la sessione dedicata al bilancio.
Intanto anche la scuola Paolo VI di Sottomarina accoglie molto favorevolmente la candidatura: «Siamo felici di esserci anche noi! Da sempre - si legge in una nota - siamo impegnati a favore di iniziative che vanno oltre la semplice didattica, convinti che lo sviluppo culturale dei ragazzi debba essere integrale, e quindi aperto a qualunque stimolo provenga dalla realtà circostante. Tutte le occasioni per imparare e diventare adulti vanno perseguite, sempre».
Il comunicato prosegue così: «Certi quindi che quanto avanzato dal comitato per Chioggia capitale della cultura 2024 sia una occasione formidabile per tutti, vogliamo metterci a disposizione per contribuire in ogni modo al raggiungimento di questo obiettivo, anche assieme ai ragazzi e alle loro famiglie. In un momento in cui pare sempre più necessario uno “scatto" educativo verso la gioventù, siamo certi che questa opportunità per la città sia un’ottima occasione per fare il punto di ciò che essa è stata, è oggi e potrà essere in futuro.
Quale città vogliamo lasciare alle nuove generazioni?», si chiede la Paolo VI. «Un luogo ripiegato su se stesso nella memoria di “fasti gloriosi” ormai passati, oppure un luogo che da quei “fasti” riprende slancio, e affronta a testa alta il mondo odierno? Una scuola, per quanto piccola, non può esimersi dal lanciare i ragazzi verso il futuro a testa alta. E negli anni scorsi, la scuola di Chioggia ha formato fior di personalità culturali di primo piano, “donate” ora all’Italia e al mondo».
L'istituto di educazione apprezza l'idea di istituire un comitato tecnico-scientifico che sia «l’anima di questa iniziativa. È tempo che quanto “donato” ritorni, in forma di idee vive per un nuovo rinascimento della città. Clodiensi con ruoli di primo piano nella, cultura candidabili a tale ruolo, di certo non mancano in città e fuori. L’elenco è anzi lungo e prestigioso».
Parlando della concomitante candidatura di Vicenza, i dirigenti scolastici sono «convinti che la competizione sia il motore del progresso, ma anche che debba essere sana e fare tesoro di quanto di buono può essere utile ad entrambe le realtà. Diciamo no a sterili campanilismi - conclude la Paolo VI - sì a tutto ciò che può unire e rilanciare. Chioggia e Vicenza hanno gli stessi Santi Patroni, e che il vescovo lagunare è vicentino: come dice Papa Francesco, bisogna costruire ponti e non muri, e i ponti rappresentano spesso opportunità inaspettate».
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