Il Comune di Chioggia chiede la gestione delle Tegnue, l’area di mare antistante la città già definita “Zona di tutela biologica” (ZTB).
Un regalo di Natale per Chioggia lo ha definito Serena De Perini, Assessore all'Ambiente del Comune adesso manca solo la firma ufficiale della Regione che si spera arrivi presto.
Si sottoscriverà quindi un protocollo d’intesa con cui il Comune di Chioggia si propone alla Regione come Ente Gestore del SIC (Sito di Interesse Comunitario) “Le Tegnue di Chioggia”. Dopo l'ok ufficiale della Regione, il Comune di Chioggia sarà l'ente gestore.
L’assessore De Perini ha ringraziato quindi il sindaco e il consigliere regionale Dolfin e gli uffici comunali addetti oltre che Piero Mescalchin, presidente dell'Associazione Le Tegnue di Chioggia, per tutto il lavoro svolto con le proprie forze in questi anni, e soprattutto per il costante e disponibile confronto con l’Amministrazione, nella figura dello stesso Assessore.
Il sindaco evidenzia che la zona diventerà di interesse oltre che naturalistico anche turistico, con la proposta ai visitatori di un'esperienza unica.
Nel protocollo d’intesa rientrano l’Ente Parco naturale Regionale Delta del Po, l’SPRA, Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale, l’ Università degli Studi di Padova, il Dipartimento di Biologia e ha validità per sei anni.
Tra le varie attività previste anche la vigilanza dell’area e l’istituzione di un tavolo tecnico.
Tegnue significa trattenute, un termine che veniva usato dai pescatori per indicare la presenza di queste rocce su cui si impigliavano le reti.
I subacquei che s'immergono per visitare le Tegnue restano sorpresi per l'enorme biodiversità presente, caratterizzata da organismi animali e vegetali sessili (non in grado di spostarsi) e incrostanti, appariscenti per forme e colori.
Le Tegnue possono essere considerate delle vere e proprie oasi di biodiversità in mezzo ad una distesa sabbiosa apparentemente povera di organismi.
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