Delle due commissioni consiliari svoltesi ieri pomeriggio, c'era molta attesa per quella riguardante il futuro della ferrovia, ma si è risolta in due ore e mezza di dialogo tra persone già d'accordo, senza l'interlocuzione con la Regione Veneto, alla quale sono stati rivolti tutti gli strali. Sarebbe stata auspicabile -hanno detto in tanti- la presenza al tavolo almeno di un dirigente dell'ente territoriale di livello più alto, se non dell'assessore ai trasporti.
Altro discorso invece per la seduta avente a tema il riassetto delle farmacie: la delibera approvata crea una nuova “zonizzazione” allargando l'area di Brondolo fino a ricomprendere la recente istituzione della farmacia San Michele, nominalmente a Ridotto Madonna dato che l'abitato di Brondolo viene considerato tale fino all'altezza di via Dandolo. La legge chiede che vengano servite maggiormente le frazioni, ma questo scostamento dei confini non è l'aspetto principale, in quanto il prossimo spostamento della farmacia San Marco dal centro storico di Chioggia ai pressi dei centri abitati in via Marco Polo a Sottomarina cambia la “geopolitica” della concorrenza, interferendo sia coi due esercizi di viale Mediterraneo (penalizzati anche dalla viabilità) sia con la farmacia Bazzolo in strada Madonna Marina, che si vede pressoché dimezzata il bacino d'utenza.
Il trasloco è stato richiesto alla Regione, che l'ha approvato anche perché era dal 1978 -salvi i ritocchi di una decina d'anni più tardi- che non venivano apportate modifiche al piano di zonizzazione. Se è vero che il Comune può negare la praticabilità di questo cambio di sede, motivando la cosa, resta curioso il fatto che la Regione approvi la novità secondo una vecchia zonizzazione e nel frattempo l'amministrazione locale la aggiorni contestualmente. In ogni caso, le altre sei farmacie di Sottomarina hanno presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo, che verrà discusso in udienza la prossima primavera.
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