martedì 26 dicembre 2017

2017, UN ANNO DI CHIOGGIA (AZZURRA)

A prima vista, il 2017 a Chioggia non è stato un anno destinato a cambiare la storia. Se il suo predecessore aveva condotto la novità della giunta a Cinque Stelle, il divampare in tutta la sua potenza del caso gpl, una serie di atti di vandalismo ad opera della stessa gang (a proposito, che fine hanno fatto?), e la spaventosa tromba d'aria sul litorale, i dodici mesi che vanno a concludersi non sono stati forieri di azioni dirompenti: semmai per alcuni versi c'è stata una continuazione, un follow-up con nuovi dettagli, per altri aspetti fa notizia più l'argine posto a certe situazioni che il verificarsi di inediti problemi. I giorni si chiudono col dicembre nero, fra lutti assurdi e violenze ancora misteriose, ma non v'è chi non veda che rispetto a tante realtà -limitrofe e non- tutto sommato abitare qui costituisce ancora una sorta di privilegio e di immunità rispetto a guai maggiori, endemici o insoluti. Dal canto di chi scrive, Chioggia Azzurra ha conosciuto anche in queste stagioni un boom di numeri, credibilità e produzione di contenuti che ha portato alla decisione di istituire un telegiornale quotidiano, diffuso su youtube, bloggato e condiviso nei network. Un appuntamento fisso per tante chioggiotte e chioggiotti, per i turisti e per chi è lontano dalla propria amata città: ulteriori novità sono in preparazione a breve e vedranno la luce nei primi mesi del prossimo anno, che possiamo già chiamare 2018.

COMMERCIO IRREGOLARE SUL LITORALE: GIRO DI VITE E VIOLENZA – Fino a parte dell'estate, la situazione sulla battigia di Sottomarina nel lato nord era lasciata alla più totale anarchia, nonostante la concessione di 23 permessi regolari per il commercio ambulante. Nella realtà, chiunque poteva arrivare al mattino, recuperare la merce già accatastata in precedenza, stenderla sull'arenile e venderla ovviamente “dimenticando” scontrini, licenze, origine controllata del prodotto. Del più, intralciando per via della densità anche il veloce lavoro di salvataggio degli assistenti ai bagnanti. Ma prima il Comune con l'ordinanza che multa gli acquirenti (da 50 a 500 euro la sanzione, presto applicata), poi una serie di operazioni interforze hanno fatto piazza pulita attorno a ferragosto, con retate estese a piazza Europa e altri luoghi della città. Fino all'hotel Capo Est, censurato da molti turisti, perlustrato da cima a fondo da tutti i corpi di sicurezza. E poi il fattaccio: il 3 agosto un venditore senegalese reagisce al rimprovero di un bagnino e lo colpisce al naso, fratturandogli il setto. Nella rissa di ferragosto sul bagnasciuga ha avuto la peggio il maggiore dei Carabinieri, Andrea Mattei, con prognosi di 25 giorni. Manca ancora molto tempo, ma tutti gli enti interessati stanno già pianificando la prevenzione e la lotta al commercio illegale per l'estate 2018.

LA GIUNTA TRA “ULTIMA SPIAGGIA” MEDIATICA ED ECCESSI DI ZELO – Correva il mese di gennaio quando una sentenza del Consiglio di Stato dichiara irregolare il subingresso della società Ultima Spiaggia, di cui il sindaco Alessandro Ferro era socio accomandante, in una concessione balneare a Isolaverde, in precedenza gestita dalla locale parrocchia di Ca' Lino. Il ricorso è vinto dall'impresa confinante, che chiede al Comune di dar corso alla sentenza. L'ipotesi di conflitto d'interesse, che attraversa continui sviluppi, scuote il mondo politico cittadino e non solo: della vicenda si interessano organi di stampa nazionali e anche le televisioni, che calano in città per una movimentata seduta del consiglio comunale in cui le opposizioni, primo fra tutti il leghista Dolfin con planimetrie alla mano per segnalare ulteriori presunti abusi edilizi, chiedono un passo indietro al primo cittadino. Ferro si difende, ottiene la solidarietà del gruppo Cinque Stelle, ma le minoranze presentano un esposto alla Procura della Repubblica, la quale a novembre comunica a Ferro l'iscrizione nel registro degli indagati. Si è invece arenata la chiacchierata controversia tra l'assessore Daniele Stecco e un ispettore ambientale di Veritas, che la società multiutility aveva demansionato dopo che il dipendente aveva provveduto ad alcune rimostranze avverso l'amministratore per quanto riguarda la raccolta differenziata dei rifiuti.

SCOPPIA L'EMERGENZA CASA, TRA OCCUPAZIONI E SERVIZI SOCIALI – Con l'aumentare delle nuove povertà, anche un bene sicuro e primario quale l'abitazione non è più dato per scontato da un numero crescente di chioggiotti. La penuria di immobili di proprietà comunale o di Ater e i criteri di formulazione delle liste di attesa sono stati due delle concause di una situazione esplosiva che si è venuta verificando a cominciare dal mese di marzo, quando in 48 ore si sono succedute più occupazioni nelle case popolari di via Nicolò Zeno a Sottomarina, sgomberate a fatica dalla polizia locale grazie anche all'intervento in prima persona dell'assessora ai servizi sociali, da Chioggia Azzurra ribattezzata “super Trapella”. Altri casi di difficile convivenza e richieste d'intervento in tal senso sono arrivate da analoghe circostanze a Valli di Chioggia e a Ca' Bianca (non escluse violenze), mentre verso la fine dell'anno ha trovato compimento -dopo quasi tre anni- il caso di Vincenzino Frizziero, costretto a non uscire da un alloggio di Cavanella per via dell'ubicazione al secondo piano e delle sue condizioni di mobilità: l'uomo e la sua famiglia hanno ricevuto una sistemazione accessibile. Se specie durante l'estate la ex colonia Turati è diventata un porto di mare per persone senza fissa dimora, anche il TG3 nazionale si è occupato dell'housing di Caritas e cooperativa REM, che ha dato abitazione a 16 chioggiotti, anche anziani, mentre il Comune sta impiegando 15 lavoratori socialmente utili dopo aver vinto un bando regionale.

RICHIEDENTI ASILO, L'ACCOGLIENZA È DIFFICILE. A QUANDO LO SPRAR? - Specchio della realtà italiana, anche a Chioggia, Sottomarina e soprattutto nelle frazioni l'accoglienza ai migranti è stata difficoltosa. Per il momento è regolata da rapporti diretti tra strutture private e la Prefettura di Venezia, secondo il modello di accreditamento dei cosiddetti CAS (centri d'accoglienza straordinaria), come l'ex ristorante al Bragosso di Sant'Anna -dove a inizio dicembre alcuni ospiti hanno aggredito un giovane operatore- e una palazzina di Brondolo, destinata a coloro che il Bragosso dismette, nonostante la pacifica protesta della popolazione residente che ha manifestato. Se Chioggia non è stata sfiorata dai disastri della ex base militare di Conetta (a gennaio la morte di una rifugiata ivoriana, a novembre la marcia verso Venezia per chiedere la chiusura del campo), tuttavia il tema è spesso stato all'ordine del giorno: ad aprile i migranti del Bragosso hanno trovato tagliate le gomme delle biciclette che li portavano in centro a imparare l'italiano alla scuola Penny Wirton. Si è formata la rete Chioggia Accoglie che ha aiutato la riparazione delle biciclette e altre iniziative. Ma soprattutto si attende che il Comune entri ufficialmente nel progetto SPRAR, votato a maggio, il quale contingenterà il numero degli ospiti di modo da renderlo stabile, da gestirlo direttamente e da imporre canoni d'integrazione quali la conoscenza della lingua e il lavoro.

DEPOSITO GPL: RICORSI, SEQUESTRI, SOSPENSIVE E SOLIDARIETÀ – Se il 2016 aveva fatto accrescere in maniera esponenziale l'attenzione attorno al deposito di gpl in costruzione a Val da Rio, l'anno in corso ha visto un continuo alternarsi di colpi di scena fra i vari attori in campo. Ovvero l'azienda Socogas / Costa Bioenergie, il comitato No Gpl, il Comune di Chioggia, la Sovrintendenza al Paesaggio, il Tribunale Amministrativo Regionale, i ministeri e i loro referenti politici sul territorio, l'Azienda Speciale per il Porto. Momenti centrali, il sequestro deciso a maggio dal Comune con un'ordinanza che recepisce la richiesta della Sovrintendenza, e il dissequestro avvenuto il 1° luglio. Poi le vicende dei varchi, quello autorizzato e quello che travalica il consentito, e le schermaglie fra Costa Bioenergie e il comitato attraverso due conferenze stampa a dicembre: la prima fra le polemiche per il suo svolgimento a Marghera e non a Chioggia. L'orizzonte ha una data, il 10 maggio, quando il TAR dirà la prima parola definitiva sul futuro dell'impianto. Intanto le categorie economiche della città si schierano con la battaglia del comitato e lo aiutano a finanziare le spese legali del procedimento in atto.

FORTE SAN FELICE: BOOM DI VISITE ESTIVE E ARRIVANO I SOLDI DEL FAI – Al secondo tentativo, il comitato per il recupero del Forte di San Felice ce l'ha fatta, ed è riuscito a ottenere un finanziamento di 20mila euro da Fondo per l'Ambiente Italiano nella campagna “Luoghi del cuore”, sulla scorta di 25mila firme di residenti e turisti che chiedevano una protezione per l'area dismessa. La felice notizia è stata diffusa dal TG1 il 21 novembre, a coronamento di un lungo percorso che ha visto coinvolto il Comune e la Marina Militare: il denaro è finalizzato a un progetto che renderà più agevole la fruizione durante le visite guidate che il comitato è riuscito a strappare al demanio militare. Anche quest'anno, nei mesi più caldi, centinaia di chioggiotti e di visitatori hanno potuto apprezzare la bellezza di un ambiente unico, di una struttura che ha visto sedimentare secoli di storia dal 1385 alle dominazioni francese, austriaca e tedesca, di un privilegiato luogo d'osservazione sulla laguna e sul centro storico. Il traguardo è solo il primo passaggio verso l'attribuzione alla città della competenza sul Forte e la sua sistemazione: alcune parti infatti, e segnatamente gli interni degli immobili, non possono essere ancora oggetto di visita.

DICEMBRE PIANGE CHIARA ED EMANUELA, E INTERROGA SULLE AGGRESSIONI – Un mese terribile, che per fortuna è quasi finito. La fine dell'anno non sarà dimenticata facilmente dalla città: in pochi giorni due assurde perdite in incidenti stradali, prima la piccola Chiara Pavanello falciata da un'auto mentre in bicicletta con amici stava andando a cena da McDonald's, poi la signora Emanuela Porzionato travolta da un muletto, probabilmente in retromarcia, all'isola Saloni di mattina recandosi al lavoro in banca. Assieme a queste tragedie, almeno tre vicende ancora oscure e che sono al vaglio di inquirenti: il presunto stupro denunciato da una 46enne di Sottomarina all'interno di una roulotte parcheggiata da tempo a Brondolo, dove sono stati segnalati due marocchini. Poi la vicenda pesante di una residente nelle case popolari di Ca' Bianca, vessata dal vicino manesco che le impedisce da mesi di rientrare, infine l'alterco scoppiato in un condominio vicino al lungomare tra un noto professionista e la sua vicina di casa, ricoverata all'ospedale con lividi ed ematomi. La speranza è che per tutti questi casi le indagini facciano il loro corso in maniera veloce ed efficace, con certezza della pena per chi ne sia responsabile.

I PESCATORI IN LOTTA CONTRO LA LEGGE 154: MANIFESTAZIONE A ROMA – Tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo, la marineria chioggiotta incrocia le braccia per protestare contro gli effetti della legge 154, che impone contravvenzioni di notevole portata (anche per decine di migliaia di euro), dopo che la pesca sotto taglia era stata depenalizzata ma erano state prescritte reti non efficaci a trattenere il pescato. Il 28 febbraio duemila uomini di mare da tutta Italia -venti i chioggiotti- hanno manifestato a Roma davanti a Montecitorio, riuscendo a incontrare deputati e dirigenti ministeriali. Ma in seguito l'impegno a rivedere la legge in commissione è saltato, e dopo ulteriori agitazioni e assemblee -anche in sala consiliare e in auditorium- i pescatori chioggiotti hanno preso definitivamente la via del mare.

LA CLODIENSE PROMOSSA IN SERIE D, MA IL GIRONE D'ANDATA È DIFFICILE – Annata double face per la Clodiense Chioggia Sottomarina, ritornata in serie D dopo un anno di purgatorio in Eccellenza. Ma anche la promozione arriva col caldo quasi estivo, in modo rocambolesco, dopo che al team del presidente Bielo era sfuggito il salto diretto di categoria nel lungo testa a testa con l'Ambrosiana: i vari spareggi hanno portato i granata anche a Tortona, e si sono conclusi col trionfo di Sedico il 12 giugno firmato dal rigore di Malagò e dal raddoppio di Cacurio. L'avventura verso la serie D comincia con lo smantellamento di parte della rosa e l'arrivo di 14 nuovi acquisti: mister De Mozzi si è trovato ad assemblare la formazione spesso condizionato da infortuni, e nella serie superiore l'impatto e i risultati sono stati alterni. Solo di rado i giocatori hanno messo in pratica il bel gioco palla a terra, prerogativa del tecnico vicentino, ma comunque fra exploit (il 4-1 di Noale, la vittoria di Este all'esordio) e tonfi rovinosi (cinque goal presi a Porto Tolle, addirittura sei a Belluno) la Clodiense sta lottando per uscire dalla zona playout. Obiettivo salvezza, da dedicare a Mohamed “Momo” Abcha, ferito seriamente in un incidente stradale sulla Romea il 21 ottobre, nel quale sono stati coinvolti altri tre calciatori granata che tornavano a Mestre dopo la rifinitura del sabato.

POVERO CESARE, SCOMPARSO NEL NULLA E RIPESCATO NEL LUSENZO – Era il 30 gennaio quando Cesare Salvagno, 46enne invalido di Sottomarina, non è rientrato a casa dal giro pomeridiano dopo aver trascorso qualche ora in un bar del centro storico di Chioggia. L'uomo, che anni fa subì un grave incidente di cui portava le conseguenze, era abitudinario e soleva comunicare al padre i propri spostamenti. Ma quel giorno, un maledetto lunedì, Cesare attraversò il corso del Popolo, cadde all'altezza della Torre, si imbattè in un vicino di casa che lo aiutò a rialzarsi e si offerse di accompagnarlo: Cesare rifiutò, proseguendo il tragitto da solo, probabilmente lungo la passeggiata del Lusenzo. Da lì si sono perse le tracce: la denuncia del padre, segnalazioni di ipotetici avvistamenti a Sant'Anna o in un autobus per Venezia, due giorni in cui Chioggia ha vissuto col fiato sospeso per la sua sorte. Ma alle ore 14 del 1° febbraio i sommozzatori dei Vigili del Fuoco, che già avevano ispezionato la laguna interna senza esito nelle sere precedenti, ripescano il corpo senza vita di Cesare Salvagno in un'ansa artificiale adiacente alla stazione ferroviaria. Grande la commozione in città.

3 commenti:

  1. Una cosa c’è da dire: credo davvero che il vostro blog meriti il successo che sta ottenendo. Se voglio documentarmi su qualcosa guardò chioggia azzurra che trovo la più tempestiva di tutti nel dare le notizie.
    Complimenti senz’altro

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  2. Vergogna. Mettete solo notizie contro il nostro sindaco, e per quanto riguarda ai lutti solo gli ultimi. Abbiamo dimenticato Riccardo?il diciannovenne morto quest'estate? E Sara?la moglie del sindaco? È più importante che il Clodiense sia passato in serie D. Vergogna complimenti!!

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  3. Guardi, francamente quel vergogna se lo potrebbe anche risparmiare, cmq posto che ognuno di noi può avere a cuore più certa notizia che un'altra abbiamo ripreso le notizie che sono state più seguite durante l'anno. Ci sono le statistiche dei post più seguiti. Per quanto riguarda l'amministrazione oltre a pubblicare puntualmente i loro comunicati più volte il sottoscritto, come ho fatto anche con la precedente amministrazione sono entrato nel merito difendendo , quando ho ritenuto andasse fatto, l'amministrazione. Per sintesi non le riporto le situazioni poi, non se ne abbia, se il comunicato dell'amministrazione che riguarda anche cose di una certa importanza, non viene seguito secondo lei dovremmo riprenderlo ugualmente? Saluti

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