Sono stati gli uomini del motopeschereccio Aurora, partiti attorno alle 6 assieme agli altri della marineria clodiense, a rinvenire alle ore 9 di questa mattina il corpo di Fabio Perini, che giaceva a 5 miglia da Pellestrina. Il 34enne, già studente all’istituto nautico Cini e poi impegnato al lavoro nel mare, era a bordo dell'imbarcazione Laura Doria, quando nella notte tra martedì e mercoledì -per cause ancora da accertare- è caduto in acqua non distante dal luogo del ritrovamento, senza più riemergere.
Le spoglie di Fabio sono state subito assicurate al personale della Capitaneria di Porto per i rilievi, e prima delle 11 le barche che hanno partecipato alle ricerche -oltre una decina- sono tornate assieme a Chioggia attraverso le bocche di porto fra la diga di Sottomarina e quella di Ca’ Roman, in un mesto e sonoro corteo acqueo per scortare Fabio, custodito da un motoscafo della Guardia Costiera.
Agli equipaggi che con abnegazione hanno rinunciato a una giornata di lavoro per cercare e poi trovare ciò che resta di un ragazzo sfortunato va l’encomio e il ringraziamento di tutta la città. Rimangono ancora oscure le dinamiche, se la disgrazia sia stata frutto di un malore o di una mossa sbagliata a poppa durante le operazioni di discesa dei ramponi. La pubblico ministero Federica Baccaglini ha disposto l'autopsia.
A riva tra i pescatori più esperti molti invocano l’adozione di misure di sicurezza a bordo più stringenti ed efficaci rispetto a quelle già comunque previste, come ad esempio un braccialetto o un orologio impermeabile dotato di gps per favorire la geolocalizzazione anche una volta in acqua.
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