venerdì 4 marzo 2022

PONTE SULLA FOSSETTA:LA SOVRINTENDENZA CONDANNA IL QUARTIERE ALL'ISOLAMENTO PERPETUO

I residenti del quartiere della Fossetta si mettano il cuore in pace per almeno altri tre anni continueranno a rimanere isolati in quanto la sovrintendenza impedisce al comune di Chioggia di poterlo demolire e realizzarne uno nuovo. Per le menti “eccelse” della sovrintendenza il ponte è storico e va restaurato con la tecnica “cuci e scuci” che comporta costi altissimi ma non solo mentre il progetto dell’amministrazione comunale prevederebbe anche una pista ciclabile le stesse menti eccelse della sovrintendenza vogliono che il ponte una volta restaurato non solo non debba prevedere nessuna pista ciclabile ma che venga predisposto per il senso unico alternato.
Diciamo le cose come stanno: è una pazzia, non solo per i costi: un ponte del tutto nuovo costerebbe un quarto, forse anche meno, di un improbabile restauro.
In pratica si vuole condannare la Fossetta ma anche all’interesse collettivo della comunità all’isolamento per anni e anni. Ne vale la pena? Ma il parere di questi “scienziati” è incontrovertibile? Per conoscenza altre volte ci sono stati contrasti con la sovrintendenza e si è potuto ricorrere al consiglio di stato, che almeno in un caso, dopo anni e anni persi ha dato torto a questo organo che non si capisce se ha veramente a cuore  la tutela del territorio ha qualche altro genere di interesse.
Tra i vari colpi di genio di cui la sovrintendenza è stata protagonista ricordiamo: lo schifo di passerella in ferro in canal Vena a ridosso di una chiese del ‘500, l’edificio a Vigo realizzato al posto della ex fabbrica del ghiaccio, la demolizione della copertura di Porta Santa Maria (ripristinata dopo anni) e ultimo sotto gli occhi di tutti l'orrore (estetico) all’isola dell’Unione del parcheggio scambiatore.









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