Il Consiglio di Stato, con sentenza n.1396/2019 ha confermato la sentenza di primo grado del Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto, rigettando i ricorsi in appello presentati dall'amministrazione comunale e dal WWF, che chiedevano che venissero riconosciuti da un lato l'abuso edilizio del deposito di gpl in Val da Rio a Chioggia e dall'altro l'assenza di titolo paesaggistico da parte della commissione di Salvaguardia di Venezia, come prevede la legge speciale del 1973. «Il decreto interministeriale (firmato dal Ministero per lo Sviluppo Economico e dal Ministero per le Infrastrutture) del 2015, che è stato ritenuto includere qualsiasi autorizzazione, andava all'epoca impugnato entro i termini previsti per il suo annullamento», commentano il sindaco Alessandro Ferro e il suo vice Marco Veronese. «Non ci daremo per vinti e valuteremo a breve con l'avvocatura le prossime iniziative da intraprendere, tenendo conto di questi sviluppi».
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