lunedì 14 settembre 2020

INIZIA L'ANNO SCOLASTICO SENZA IL "CARO LIBRI": PARLA LA CARTOLAIA DELLA PEGASO, «CI SONO OGGETTI CREATI PER DURARE ANNI, SPESA AMMORTIZZATA NEL TEMPO»

Come ogni anno, all’inizio dell’anno scolastico, la spesa affrontata per ogni studente incide sul bilancio della famiglia. «Ci si spaventa all'apprendere le cifre menzionate spesso dai quotidiani - dice Micaela Brombo, titolare della cartoleria Pegaso a Borgo San Giovanni - ma è solo per fare sensazionalismo e guadagnare qualche lettore. Certo, ci sono le spese di iscrizione e di assicurazione, quelle per il trasporto, pubblico o scuolabus, la spesa per la mensa, per i libri, ma queste non vanno incluse nel discorso, quando si parla di materiale scolastico. E non si può quantificare la spesa del materiale necessario per affrontare l’anno scolastico con tanta facilità».
Continua la cartolaia: «Ci sono anni scolastici che costano più di altri, le classi prime costano più degli anni successivi in quanto il corredo scolastico va acquistato totalmente, lo studente è sprovvisto di tutto e forzatamente deve comprare ciò che gli serve; per gli anni successivi ci si può limitare a integrare ciò che dell’anno prima è andato terminato, e questo vale per tutti i cicli di studio, primario e secondario. Ci sono poi insegnanti che sembrano pretendere più di altri, ma se chiedono una lista di prodotti più lunga è per avere la disponibilità del materiale in previsione di buona parte dell’anno scolastico, non solo dell’immediato. Inoltre ci sono materie che necessitano di più attrrezzi rispetto alle altre».
In ogni negozio, poi, non viene offerto un unico tipo di prodotto, ma per ogni articolo ci sono prodotti analoghi con qualità e prezzi diversi: «E non è detto - prosegue Brombo - che ciò che costa di più sia per forza più buono di ciò che costa meno; spesso prodotti più economici vantano qualità pari o anche superiori rispetto ai più conosciuti. In questi casi spendere di più o meno dipende solo dalle abitudini di chi acquista.
Un discorso a parte vale per il diario, lo zaino e l’astuccio; il primo è un prodotto "modaiolo", a scelta dello studente, ma in alcuni istituti viene addirittura messo a disposizione direttamente dalla scuola, a fronte di una parte del contributo volontario che viene pagato al momento dell’iscrizione. Zaino e astuccio nascono invece per durare anni, la spesa che si affronta viene quindi ammortizzata nel tempo. La spesa di cancelleria per ogni studente - conclude Micaela Brombo - è talmente variabile che è difficile da quantificare: la forbice va da 10 a 150 euro per studente, difficilmente viene oltrepassato questo limite».

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