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La casa di riposo costretta a ricorrere a un fido bancario per pagare le spettanze ai dipendenti" dello scorso martedì 2 febbraio, il direttore dell'istituto Antonio Rizzato comunica gentilmente che «penso sia necessario fare chiarezza nei confronti dei lettori.
Il Centro Servizi per Anziani, a causa della pandemia che dura da circa un anno, ha dovuto fronteggiare un'importante contrazione delle entrate, dovuta alla mancata occupazione di posti letto. La conseguente crisi di liquidità ha portato all'accensione di un fido, dal quale stiamo attingendo per i pagamenti correnti. L'ULSS 3 Serenissima sta facendo tutto il possibile per venire incontro alle esigenze del Centro Servizi, riconoscendo le impegnative di residenzialità secondo le direttive regionali».
Al momento, come scritto nel servizio, le impegnative ammontano a solo due al mese per via delle norme restrittive e non derogate. Quanto all'accensione del fido, è stata confermata anche dalla consigliera comunale Barbara Penzo, promotrice della seduta di commissione. Della contrazione delle entrate e del disavanzo, pari a oltre un milione di euro, è stato scritto più volte nei blog del network Azzurra.
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