Sabato pomeriggio, 3 settembre, alla chiesetta di San Martino in Campo Duomo, si è tenuta l’inaugurazione della mostra fotografica di Duilio Avezzù, “Chioggia, pesce e fotografia”, una raccolta di foto in bianco e nero sulla vita che gira attorno al mondo della pesca a Chioggia.
Una vita dura che può essere messa in pericolo dagli eventi, ma che entra nel sangue di chi la pratica anche da generazioni.
Importanti gli interventi che sono stati fatti in presentazione alla mostra, proprio per l’importanza del tema, soprattutto ora, periodo in cui è lo stesso settore ad esser messo in discussione e a rischiare di esser relegato a un’attività per pochi. Con questa mostra quello a cui si è dato risalto è stato la tradizione del mestiere del pescatore, alla fatica all’abnegazione di un mestiere che ha contribuito a fare della nostra città ciò che è.
Tradizione: quella che l’Europa dimentica quando emana le leggi che regolamentano il settore; la fatica: quella che si legge nei volti di persone che lavorano e vivono in mare.
A legare le foto alla nostra realtà dando loro una valenza più incisiva sono intervenuti l’Eurodeputata Onorevole Rosanna Conte, il sindaco Mauro Armelao, il Consigliere Regionale Marco Dolfin, Gianfranco Munari, presidente della Fondazione Clodiense che ha appoggiato e sostenuto la mostra e il libro annesso, il direttore del Mercato Ittico all’Ingrosso, Aldino Padoan, oltre altre personalità del territorio ed esperti nel settore.
Bellissimi scatti, alcuni più incisivi e toccanti e un pubblico numeroso ad ammirarli, molti appartenenti al settore della pesca o del commercio ittico.
A breve terminerà il fermo pesca e si tornerà in mare dopo un mese in cui le barche sono rimaste legate all’ormeggio. Le volanti sono già uscite e gli armatori, seppur soddisfatti per la presenza di pesce, toccano giorno per giorno l'aumento delle spese, con la spesa per il carburante al primo posto dopo che altri aumenti hanno fatto ritoccare il prezzo verso l’alto per l’ennesima volta.
Una catena di aumenti che rischiano di bloccare un intero settore economico della nostra città ma non solo. Una catastrofe per l’intera città di Chioggia se a questi aumenti non viene messo un freno, se lo Stato non provvede a bloccare questa speculazione che si alimenta sulle vite di tanti lavoratori.
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