È comprensibile, fino ad un certo punto, che l’utenza non conosca le norme delle navigazione ma che un avvocato (sembra si sia qualificato tale) abbia protestato con il gazzettino perché si aspettava che gli scaricassero le bici mentre era “a bere un caffé” ha veramente dell'incredibile.Riassunto delle puntate precedenti: il precedente giovedî con la corsa delle 13.30 una studentessa di Pellestrina si è infilata con la bicicletta in battello, saltando la coda, malgrado fosse terminato lo spazio per le biciclette.
Il comandante, invece di fermare la corsa e denunciare la ragazza per interruzione di pubblico servizio scelse (a nostro avviso sbagliando ) di trasportare ugualmente la ragazza con la bicicletta in quanto lo spirito di servizio prevalse sul rispetto delle norme della navigazione.
Da quel giorno sul Gazzettino si sono susseguiti articoli che, con tutto il rispetto del giornalista Degan, riportano le proteste di persone che sono evidentemente profondamente ignoranti sulle responsabilità dei comandanti e sulle norme della navigazione.
Se le proteste arrivano da utenti che essendo residenti a Pellestrina si trovano spesso in difficoltà per tornare a casa può anche essere comprensibile (fino ad un certa misura) ma che un avvocato, che dovrebbe avere una minima conoscenza delle leggi e dei regolamenti, pretenda che gli carichino le biciclette mentre lui invece di aspettare all’imbarcadero di Pellestrina se ne va invece a prendere il caffè è veramente surreale, forse era reduce da qualche viaggio in oriente dove aveva qualche porter che gli teneva la bicicletta.
Detto questo invitiamo l’utenza e l’avvocato “caffé dipendente” a leggersi le disposizioni di sicurezza della capitaneria di porto che esplicitamente regola l’imbarco di UNA moto e di biciclette entro spazi molto limitati ai quali invece i vari comandanti. per venire incontro all’utenza (ripetiamo per chi ha difficoltà di comprensione dell’italiano) per venire incontro alle necessità dell’utenza quasi sempre SUPERANO quei limiti.
Ci sono sicuramente delle criticità per il trasporto di persone e biciclette a Pellestrina, in particolare con il turismo, ma non è né giusto né corretto scaricare le responsabilità sui comandanti che fanno il loro dovere e che rispondono in prima persona.
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