In data 8 settembre il sindaco Alessandro Ferro ha inviato una lettera postulatoria alla Congregazione delle Cause dei Santi, per chiedere l’interessamento alla causa di beatificazione di padre Raimondo Calcagno, che a 56 anni dalla morte è ricordato da molti come un benefattore della città, per l’esemplare esercizio del suo ministero sacerdotale e soprattutto per il suo appassionato impegno alla formazione umana e cristiana di tanti fanciulli poveri e abbandonati, spesso privi del padre morto in mare nel duro lavoro del pescatore. L'avvio della causa di canonizzazione era stato chiesto già nel luglio 1964, alla scomparsa del religioso, come attestato dalla delibera del consiglio comunale di allora.
Oggi è giunta al Comune la risposta della Congregazione, che indica come i casi di presunti miracoli richiedano tempi adeguati per l’elaborazione dei dossier. Nello specifico, si legge che nella causa di Padre Raimondo Calcagno è stato ultimato il primo studio e «formulate alla Postulazione le osservazioni da apporre al testo». Quando il Postulatore consegnerà al Dicastero la versione definitiva, la documentazione sarà immediatamente sottoposta allo studio dei periti medici.
«La Congregazione – spiega il sindaco Alessandro Ferro – mi ha assicurato che continuerà a prestare alla causa di Padre Raimondo tutta l’attenzione che merita. Mi auguro che molto presto la città possa festeggiare la beatificazione di un sacerdote, che in un periodo buio della storia italiana, tra guerra e dopoguerra, così tanto ha fatto per i giovani di allora. I quali, diventati adulti, hanno continuato a seguirne l’esempio di vita».
Nessun commento:
Posta un commento
Per inserire i commenti (purtroppo) è necessario inserire un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, in quanto arrivano centinaia di commenti spazzatura con proposte oscene e non riusciamo più a gestire. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.