martedì 22 febbraio 2022

CHIOGGIA 2024 - SERVE UNA VISIONE NUOVA DELLA CITTA'


L’Ordine Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia ha deciso di sostenere la candidatura di Chioggia per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2024 appoggiandola per la crescita, lo sviluppo economico e per il benessere che sia individuale o della collettività.

Sono vari i temi emersi nella riunione della Commissione Territorio dell’Ordine Ingegneri di Venezia tenutasi il 18 febbraio scorso nella sede dell’Ordine Ingegneri e che ha visto presenti, oltre ai membri della Commissione e il Presidente ing. Mariano Carraro, il Sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, il Gruppo promotore per Chioggia Capitale della Cultura 2024, il Presidente del Collegio Ingegneri Venezia, ing. Sandro Boato, il Presidente del Centro regionale di Studi Urbanistici del Veneto, ing. Maurizio De Gennaro, l’arch. Elena Olivo, docente presso l’Università di Udine e l’arch. Daniela Fabris di Torino.

Fermo restando che l’identità territoriale genuina e popolare va preservata, sono stati notati i punti di forza trainanti a livello economico per il territorio a partire dal settore della pesca, un comparto che va sostenuto da altre iniziative che la possano conglomerare, raccontare e studiare a 360°. A questa, nelle economie tradizionali, si aggancia il turismo che necessita di sbocchi diversi in modo da rendere appetibile la città per 365 giorni l’anno.

Ma altre possono essere le opportunità economiche per il futuro a partire dal diportismo e dalla navigazione fluviale che possono essere sostenute dalla confluenza nella stessa area di mare, laguna e fiumi. E nuovo è il concetto di città a grappolo di borghi che vedrà lo sviluppo di un nuovo urbanesimo di cui Chioggia può diventare un prototipo.

È stato lo stesso sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, a evidenziare la mancanza di centri sportivi e l’esigenza di una migliore accessibilità. Un problema, questo, che potrebbe essere appianato spaziando in nuovi collegamenti con l’aeroporto Marco Polo, con nuove linee di vaporetti o con il miglioramento della ferrovia. 

Un punto di forza di Chioggia è il trovarsi al centro tra Venezia e Ravenna, entrambe bisognose di un rilancio post-pandemia, e grazie a questa centralità, Chioggia potrebbe essere in grado di giocare un importante ruolo nelle economie della costa adriatica.

Un punto debole sono i rapporti con l’entroterra. E ne sono esempio le due candidature di Chioggia e di Vicenza che, se portate congiuntamente, avrebbero avuto un impatto fortissimo.

Un’ultima considerazione viene fatta sullo specchio d’acqua del Lusenzo, il quale ha una potenzialità scenografica tale da poterlo far diventare il fulcro della città.

Ma per tutto ciò serve una capacità di vedere oltre ciò che già c’è e solidità politica, un governo forte e lungimirante


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