venerdì 25 febbraio 2022

CONTRO LA GUERRA IN CONSIGLIO SI È SCATENATA UNA BATTAGLIA



Ieri pomeriggio si è tenuto il Consiglio Comunale in cui una buona parte del tempo è stato occupato dalla discussione sulla guerra in Ucraina. La condanna alla guerra si è sollevata da tutte le parti politiche scatenado però una battaglia all’interno del Consiglio stesso in quanto nella volontà di farsi tutti portavoce di una mozione che condannasse la guerra e che diventasse parte dell'ordine del Giorno le mozioni si sono sovrapposte, scontrandosi laddove avrebbero dovuto fare voce comune. Maria Rosa Bosco Chio di Energia Civica ha presentato la prima mozione, Condanna alla Guerra, mentre Barbara Penzo, Partito Democratico ha presentato la seconda Mobilitiamoci per la pace. La prima mozione è passata, non la seconda. Il risultato ha lasciato esterrefatta la Penzo in quanto la mozione da lei presentata è stata rigettata senza neppure essere stata letta. Ciò ha lasciato la consigliera esterrefatta in quanto la mozione poteva essere condivisibile. Le mozioni erano sovrapponibili, come altre che la destra avrebbe voluto portare ma che non ha fatto perchè ciascuna voce in questo senso non poteva essere che condivisibile. Passata all’Ordine del Giorno viene richiesto che il sindaco si faccia portavoce al Governo per attivarsi per l’immediata sospensione di qualsiasi attività bellica e per condannare il ricorso alla guerra come metodo risolutivo in caso di dissidi.

Il consigliere Vianello ha voluto specificare che il rigetto della mozione della Penzo non era rivolto alla condanna alla guerra, che oggi è esplosa alle porte dell’Europa in una giornata tragica, ma al metodo adoperato per portare la mozione all’attenzione del Consiglio. Vianello ha voluto sottolineare l’esistenza di un iter che spesso non viene rispettato, con richieste presentate all’ultimo minuto. Ciò che ha detto Vianello non è stato apprezzato dalla minoranza, nè da Montanariello e neppure da Alessandra Penzo, la quale ha affermato di essersi sentita in imbarazzo per ciò che ha affermato il consigliere Vianello ravvisando nelle sue parole la mancanza di volontà di collaborare.


Le due mozioni presentate avrebbero potuto fondersi in una unica. Le cose sono però andare oltre mantenendo sul vivo la discussione per quasi un’ora e mezza in cui è sfociata anche l’accusa alla destra di mancare di rispetto alla minoranza dal momento in cui si è seduta in consiglio. Tutti avrebbero voluto farsi protagonisti di frasi recriminatorie nei confronti della guerra e delle sue deleterie conseguenze in un periodo post pandemia, tutti avrebbero voluto esprimersi con frasi di condanna e doveroso è far sentire che la politica è contraria alle azioni di guerra. La condanna è univoca, ha ribadito la consigliera Segantin abbassando i toni del dibattito, senza tante parole. In questo contesto le discussioni sono inutili, ha affermato, si è tutti sconvolti.


Vianello, ripresosi dopo l’attacco personale che le sinistre gli hanno fatto quasi all’unisono, ha affermato che la pace si costruisce una parola dietro l’altra e nell'aula del consiglio nei suoi confronti è invece stata data prova di violenza ed è ciò che visto chi ha seguito la diretta streaming, ha ribadito, sottolineando che quello che ha avuto modo di vedere chi segue il consiglio comunale da casa non si può dire sia stato un buon esempio.

Il consigliere Veronese ha proposto che il municipio venisse illuminato con i colori della bandiera del popolo Ucraino, blu e giallo, in segno di vicinanza e il sindaco ha accolto il suggerimento.


Al riguardo è intervenuto anche il consigliere Matteo Boscolo Meneguolo che ha affermato di ritrovarsi, oggi, nella stessa situazione del 2020 quando il nemico inaspettato era il Covid. E proprio ora che sembrava di vedere uno spiraglio si è caduti in un qualcosa che non ci si aspettava. Si deve seguire la via del dialogo e quella della diplomazia e non la polemica.

A parere del consigliere Dolfin il tema doveva essere trasversale tra tutte le parti politiche senza neppure la necessità di portare una mozione al voto a riguardo. Si tratta di una guerra senza senso, ha affermato, come tutte le guerre. Quello che preoccupa ora sono i risvolti economici della guerra in questa situazione già di difficoltà dovuta alla pandemia.

La mozione deve far capire la condanna di Chioggia alla guerra e la necessità di dare il via ad azioni diplomatiche. 

Un intervento simbolico è stato fatto dal consigliere DEM Salvagno il quale ha voluto evidenziare che ognuno di loro presenti in aula avrebbe voluto affermare il proprio voler essere contro le azioni belligeranti iniziate ieri; qualsiasi mozione doveva essere accettata a prescindere ha affermato. Il consigliere Lucio Tiozzo ha invece visto nella situazione la mancanza dell’ONU, un passo che nella mozione della Penzo era presente e avrebbe potuto completare la mozione della Chio. Nella mancanza dell’intervento dell’ONU Tiozzo ravvisa una sconfitta dell’Organizzazione ma in questa guerra vede gli stessi elementi che hanno contraddistinto il secondo conflitto mondiale.


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