sabato 19 febbraio 2022

ENERGIA CINICA SBAGLIA MIRA

Roberto Rossi e Boscolo Maria Rosa Chio, consiglieri comunali per Energia Civica, sembra abbiano deciso di inneggiare un’altra battaglia, questa volta non più contro la Socogas e il deposito GPL ma contro Altinia s.r.l., la società padovana  titolare del progetto che destina l’ex  Colonia Turati di Sottomarina a casa di riposo per anziani.
Presenteranno infatti, al prossimo Consiglio Comunale, un’interpellanza in cui chiederanno spiegazioni sull’individuazione della società Altinia nel settembre 2019 quale gestore della realizzazione della RSA la quale presenterà solo ad aprile dell’anno successivo la proposta di finanza del progetto per realizzare nell’ex colonia Turati una Casa di Riposo per Anziani.
Gli stessi consiglieri si chiedono inoltre se ci sia effettivamente bisogno di altri 90 posti letto nel territorio per persone anziane non autosufficienti. A questa domanda prima ancora della presentazione dell’interpellanza risponde la stessa Regione Veneto la quale produce periodicamente un calcolo prospettico del fabbisogno teorico dei posti letto da destinarsi alle RSA autorizzabili alla costruzione. In base a questo calcolo alla ULSS 3 Serenissima, territorio di Chioggia, serviranno un totale di 490 posti letto. L’Ipab ne ha 170, c’è quindi posto non solo per  i 90 che si andrebbero a creare della nuova struttura che troverebbe posto nell’Ex Colonia ma anche di altri 230 circa. 
Energia Civica si chiede inoltre se la stessa Altinia abbia le competenze per la costruzione e la successiva gestione della casa di riposo, preoccupandosi della probabilità che il progetto venga messo al bando e quindi realizzato da soggetti terzi.
La destinazione potrebbe essere inoltre  finalizzata ad altro conclude l’interpellanza, anche ad uffici comunali che oggi si trovano in sedi sacrificate, essendoci necessità di utilizzare la struttura.
La richiesta di Energia Civica è quindi di valutare da parte di sindaco e giunta, l’opportunità di annullare in autotutela le delibere per valutare al meglio il percorso autorizzativo. 

È utile sottolineare che da 20 anni la struttura, completata, non è mai stata messe in funzione diventando, nel tempo, oggetto di domicilio abusivo e di vandalismo.
Certamente la stessa sarebbe utilizzabile per altre finalità, ma se nessun imprenditore si fa avanti con un progetto più o altrettanto valido, diventa più che lecito “accontentarsi” di chi intende investire in un settore, sicuramente particolare, ma tale da garantire occupazione e continuità, valorizzando uno stabile che rimarrebbe comunque di proprietà comunale.
Altinia si difende dalle richieste proposte nella interpellanza. Non hanno avuto autorizzazione della Regione prima di fare domanda al Comune. seppur sia una pratica concessa e sicuramente non vietata, ma, nell’iter eseguito prima è stata fatta domanda al comune con manifestazione formale di interesse, e al via libera da parte del Comune si è avviata normale procedura. Sembra sia talmente banale appurare la necessità di posti letto per anziani non autosufficienti a Chioggia che quello che è scritto nell’interpellanza sembra sia una vera assurdità, afferma uno dei soci di Altinia.
Inoltre nessuno investirebbe una decina di milioni di euro per creare una situazione di cui non ci sia necessità, in ogni caso, resterebbe un affare per il Comune che si vedrebbe rimessa a nuovo una struttura che rimarrebbe inutilizzata nel tempo e che verrebbe resa come fosse nuova. 
Altinia è promotore, non solo non è gestore ma neppure costruttore. Il suo compito sarebbe proprio coinvolgere le figure professionali che poi si occuperebbero della ristrutturazione e della gestione della struttura. Tra l’altro le imprese che sarebbero coinvolte sarebbero preferibilmente imprese locali, creando quindi occupazione. Secondo Altinia l’interpellanza così come viene proposta, visto che i punti su cui si basa sono facilmente discutibili, nasce solo per creare pubblicità al gruppo politico e dubbi sull’impresa. Se il comune dovesse decidere di seguire la rotta proposta sa anche che ciò andrebbe incontro a dei costi. Di case di Riposo c’è necessità nel territorio, si proporranno anche altre realtà simili ad Altini. Ora il Comune di Chioggia finanzia l’Ipab con più di un milione di euro, a quanto si evince dai bilanci, afferma Altinia, nel caso specifico sarebbe Altinia a pagare il comune.




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