Lo scorso martedì 22 settembre si è riunito il tavolo tecnico per la gestione e valorizzazione del Forte San Felice, a cui hanno partecipato, per il Comune di Chioggia, il vicesindaco e assessore all'Ambiente Marco Veronese e il dirigente del settore Urbanistica Gianni Favaretto. Era la quindicesima convocazione a seguito del protocollo d'intesa firmato nel gennaio 2018, che ha dato il via libera al passaggio di consegne dal demanio militare a quello lagunare, permettendo di avviare i progetti di recupero.
Questa convocazione aveva l'obiettivo di fare il punto sugli interventi di restauro degli immobili e delle aree verdi. «L'ingegner Valerio Volpe del Provveditorato alle Opere Pubbliche – spiega il vicesindaco Veronese – ha evidenziato i motivi della sospensione dei lavori di restauro del portale del Tirali, dovuti alle difficoltà economiche dell'impresa incaricata (in concordato preventivo di fallimento) e alla conseguente necessità di individuare una nuova azienda per la prosecuzione dei lavori: attività che, si presume, possano essere risolte entro poche settimane».
Altra questione introdotta dalla task force di Difesa e Servizi (struttura in house del Ministero della Difesa) è l'esigenza di far partire i lavori di messa in sicurezza del sottosuolo, e far avanzare il progetto relativo a tutti gli immobili del compendio del Forte. Per entrambi entro breve verranno superati gli ostacoli che ne hanno impedito l'avanzamento. Per ultimo è stato affrontato lo stato di avanzamento dell'accordo di valorizzazione nel suo complesso, che le amministrazioni dovranno sottoscrivere: a livello ministeriale sono necessarie le ultime valutazioni del testo e, anche se non sono preventivabili i tempi, in Comune c'è ottimismo per una sottoscrizione entro breve.
«In occasione del prossimo tavolo tecnico – conclude il vicesindaco Marco Veronese – sarà presentata la progettazione di tutti gli immobili ad eccezione del castello della Luppa, per la difficoltà di accedere ad alcune sue parti, con tempi di progettazione non quantificabili. I lavori di messa in sicurezza del sottosuolo richiedono, invece, risorse economiche maggiori, ma il Provveditorato conta di reperirle il prima possibile. Tutti i presenti al tavolo tecnico sono concordi nel dare impulso ad accelerare l'attività di restauro del Forte San Felice, fondamentale per la futura apertura al pubblico dell'area».
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