domenica 6 settembre 2020

POSSIBILE CASA DI RIPOSO ALL'EX COLONIA TURATI, I PROMOTORI: «NON È INCOMPATIBILE CON LE SPIAGGE VICINE E IL DIVERTIMENTO DEI GIOVANI»

Emergono nuovi dettagli riguardo la possibile destinazione della ex colonia Turati di Sottomarina a casa di riposo per anziani. La società padovana Altinia, titolare del progetto, ha infatti emesso una nota in cui rivela alcuni particolari: l'ipotesi di realizzare la residenza per anziani a Chioggia - si legge nelle parole del consigliere Felice Scoccimarro - è «frutto di una accurata analisi preventiva, che ha evidenziato come la città sia insufficientemente dotata di strutture atte ad accogliere e curare la popolazione più anziana. Dalle indagini effettuate risulta infatti che l’offerta attuale di posti letto è di molto inferiore agli standard della Regione Veneto, motivo per il quale molti anziani che necessitano di strutture specializzate sono costretti a spostarsi fuori città».
Secondo Altinia, «è quindi evidente che implementare l’offerta non significherebbe in alcun modo mettere in difficoltà le strutture esistenti, ma consentirebbe ai residenti di beneficiare di un servizio convenzionato nella propria città. Non corrisponde infatti al vero che la struttura proposta sia destinata a ospitare soltanto persone facoltose perché, al contrario, è previsto che essa venga ad operare regolarmente in regime di accreditamento nel quadro della programmazione della Regione Veneto. Vero è che il complesso è stato progettato per essere tecnologicamente all’avanguardia con particolare attenzione rivolta al comfort, ma con oneri a carico degli ospiti che non si discosteranno affatto da quelli richiesti in altre realtà già esistenti».
Il progetto di finanza, presentato ad aprile scorso, ha visto completata favorevolmente l’istruttoria tecnica e - dalle comunicazioni ufficiali inviate dal Comune - risulta che l’iter è ormai diretto verso la fase di valutazione conclusiva da parte dell’organo competente, nel pieno rispetto delle procedure di legge. Scoccimarro però è perplesso dalle valutazioni apparentemente favorevoli che il presidente del consiglio comunale Endri Bullo avrebbe rivolto all'opzione alternativa, ovvero la vendita del terreno e dello stabile a un consorzio interessato a costruirvi alloggi e negozi.
Concludendo, Altinia non ritiene plausibile il pericolo che la casa di riposo possa in qualche modo influire negativamente sulla vitalità sociale del contesto urbano, poiché essa - secondo la società promotrice - «è indiscutibilmente assimilabile alle residenze private, anche sotto il profilo delle norme in materia di inquinamento acustico o disturbo alla quiete pubblica. Molti altri vantaggi potrebbero essere enumerati per ribadire la validità del progetto, come l’importante ricaduta occupazionale che una struttura come questa potrebbe portare».

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