mercoledì 13 luglio 2022

AMICO GIARDINIERE: MIGLIAIA DI ETTARI A RISCHIO PER LA RISALITA DEL CUNEO SALINO, INDISPENSABILE PARTIRE CON I LAVORI PER LO SBARRAMENTO

Chioggia 13/07/2022 Noi dell’Associazione Amico Giardiniere vorremmo che tutti prendessimo coscienza di ciò che effettivamente sta accadendo nelle nostre campagne. La gravità del danno che stanno subendo i campi a causa della risalita del cuneo salino è talmente vasta che probabilmente non riusciamo a rendercene conto. Il dramma per gli ecosistemi, di cui noi stessi facciamo parte, diventa ogni giorno più vicino. Non piove, non c’è acqua, i fiumi non apportano al mare ma è il mare che entra nei fiumi, in quei corsi d’acqua da cui attingono le nostre coltivazioni, quelle che forniscono cibo, anche a noi. Non è solo una questione di approvvigionamento di prodotto e raccolto a breve termine, sulla cui mancanza la guerra in Ucraina ha comunque evidenziato le criticità, ma si tratta della fertilità stessa dei campi che a lungo andare rischia di essere compromessa. Il sale si infiltra nelle falde, viene assorbito dal terreno e ne cambia le caratteristiche, incluse quelle che lo rendono più o meno fertile. Se per alcune foci gli sbarramenti per il cuneo salino sono una realtà, per il Brenta la realizzazione è ora bloccata anche dall’aumento dei costi delle materie prime e, al ritardo ventennale per beghe legali ora si sta tardando per questioni economiche. Ma quello che è in gioco è di un valore immensamente più grande dell’effettivo valore economico dell’operazione. Si tratta della fertilità dei terreni e quindi di cibo.
Non è in crisi un campo, ma centinaia, anzi migliaia di ettari di terreno che rischiano di diventare incoltivabili, e trasformarsi in terra secca e riarsa. Non solo alla foce del Brenta è non più procrastinabile la realizzazione di uno sbarramento per il cuneo salino, ma anche al Delta del Po di Pila, dove il progetto è in studio ma servono fondi per poterlo realizzare. Si tratta di un’emergenza per la quale ci potremmo pentire di non aver fatto abbastanza al momento opportuno. Noi siamo seriamente preoccupati per le ripercussioni che si potrebbero riflettere nella nostra quotidianità e come membri dell’associazione possiamo solo fare richieste; le possiamo fare come cittadini che temono di vedersi privati di materie prime alimentari, e questo abbiamo deciso di fare. Abbiamo deciso, attraverso questo comunicato, di chiedere alle istituzioni superiori, che siano la Regione, o quelle a livello nazionale e sovranazionale, di fare il possibile per trovare fondi e dirottarli in queste infrastrutture. Fondi necessari per cominciare la loro realizzazione il più presto possibile, ben sapendo che, comunque, prima di un paio d’anni non potranno cominciare a svolgere il proprio compito. Si tratta di una necessità urgente. non più procrastinabile, per il nostro territorio. Micaela Brombo, presidente, e i membri dell'associazione AMICO GIARDINIERE ASSOCIAZIONE PER LA CURA DELL'AMBIENTE, DEL VERDE E DEGLI SPECCHI D'ACQUA

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