martedì 5 luglio 2022

NEPPURE 17 ANNI, ANCORA UNA DISGRAZIA PER LA “PASSIONE” DELLA VELOCITÀ

Ha perso la vita in moto Alessandro Spanio, non ancora diciassettenne poco prima della mezzanotte di ieri in Viale Mediterraneo. Questo è il tragico bilancio di un incidente mortale dove purtroppo ancora una volta la prima causa è sempre quella: la velocità. Ovviamente la dinamica è al vaglio della polizia locale intervenuta ieri sera per le tristi formalità di dover redigere un verbale alla presenza di un giovanissimo deceduto con genitori e familiari intorno. Il giovane è uscito da una laterale di viale Mediterraneo, ha avuto un primo impatto con un furgone Doblò che procedeva in direzione est (verso il Granso Stanco). L’impatto è stato tremendo e il giovane è volato ad una cinquantina di metri di distanza purtroppo sopraggiungeva una Polo che ha investito il giovane a terra. C’è stato poi l’intervento dei sanitari del SUEM 118 che si sono prodigati per salvargli la vita ma purtroppo troppo importanti erano i traumi riportati nell’impatto e per il giovane non c’era più nulla da fare. La circolazione è rimasta bloccata per molte ore per consentire sia le operazioni di sgombero dei mezzi, tutti posti sotto sequestro, che tutte le operazioni di sgombero e di pulizia della strada che sono state effettuate dal soccorso stradale Lucio Chieregato e sono terminate alle quattro del mattino. Purtroppo non è la prima e non sarà neppure l’ultima di disgrazie come questa. Nella nostra città sta vigendo l’anarchia più totale con il massimo disinteresse per il codice della strada: bici elettriche che viaggiano a 40 km orari e oltre, semafori rossi facoltativi, nessuna attenzione ai passanti sulle strisce pedonali, senza contare i barchini che corrono a 80 km orari per i canali. Dispiace dover scrivere queste cose di fronte alla perdita di un ragazzo così giovane ma ci prendiamo tutta la responsabilità di scrivere queste cose, SIAMO ALLO SBANDO questa è la realtà.

Nessun commento:

Posta un commento

Per inserire i commenti (purtroppo) è necessario inserire un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, in quanto arrivano centinaia di commenti spazzatura con proposte oscene e non riusciamo più a gestire. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.