sabato 30 luglio 2022

LETTERA APERTA DI UN INFERMIERE DEL PRONTO SOCCORSO DI CHIOGGIA

Gli infermieri non hanno bisogno di sentirsi dire grazie per una professione che hanno scelto e che amano. Il loro unico obiettivo è prendersi cura della salute del paziente con scienza e coscienza. Per molti di noi la pandemia è stata un’occasione di crescita perché improvvisamente ci siamo ritrovati ad affrontare una battaglia dove il nemico sembrava invincibile e vi ricordo che in prima linea c'eravamo noi. In prima istanza siamo riusciti a gestire la paura iniziale riuscendo a metterla da parte per dare spazio alla forza che serviva per annientare il nemico che giorno dopo giorno faceva sempre più vittime tra cui anche nostri colleghi. Per fortuna abbiamo superato quel brutto periodo che mai dimenticheremo. Adesso però voglio continuare a lavorare in modo sereno e questo significa che comprendo gli sfoghi contro il personale sanitario che possono essere comprensibili o incomprensibili, legittimi o illegittimi, ma le intimidazioni contro di noi superano ogni limite. Non si può pensare di essere minacciati di morte se capitano eventi a cui anche noi non riusciamo a darci una spiegazione o altre intimidazioni che preferisco non descrivere. Con coraggio, dedizione e senso di responsabilità ci preoccupiamo di dare assistenza alle persone che stanno male anche in condizioni non sempre facili. Un infermiere

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