venerdì 19 marzo 2021

PONTE SUL BRENTA, AMBULANZA RESTA BLOCCATA IN ROMEA: MINUTI FATALI PER UNA PAZIENTE A SANT'ANNA. ENDRI BULLO: «I CAMION PRENDANO L'AUTOSTRADA»

Nonostante l'attivarsi delle istituzioni e della politica per attenuare i disagi provocati dai necessari lavori in corso al ponte che attraversa il Brenta, in specie attraverso la riduzione dei tempi di consegna del manufatto previo lavoro notturno, anche questa mattina le conseguenze delle opere in atto si sono mostrate plasticamente in tutta la loro drammaticità. Tra le 8 e le 9, infatti, ancora una volta l'ambulanza del 118 che stava percorrendo la strada Romea in direzione Ravenna è rimasta imbottigliata nel traffico, in corrispondenza del semaforo provvisorio all'altezza del ponte.
Solo la benevolenza del conducente di un autoarticolato, che si è messo di lato lungo la carreggiata, ha ceduto doverosamente il passo al mezzo di soccorso. L'ambulanza era impegnata nel tentativo di salvare la vita a una donna di 70 anni, residente a Sant'Anna di Chioggia, purtroppo spirata in quel frangente per cause ancora da rendere note. L'urgenza di provvedere a regolare il traffico attraverso movieri e non il semaforo, quindi, riscontra particolare impellenza quando a essere coinvolti sono i mezzi di servizio e di sicurezza: «Anche un minuto può fare la differenza», sostengono a ragione i sanitari del Pronto Soccorso di Chioggia.
Per risolvere almeno il passaggio dei camion attraverso il cantiere, l'ex presidente del consiglio comunale Endri Bullo ha dato vita a una petizione online, attraverso la nota piattaforma change.org, affinché i mezzi pesanti che non sono diretti a Chioggia vengano "dirottati" lungo le autostrade a pagamento e venga loro impedito di utilizzare la Romea, per quanto gratuita. «Il tratto di 127 km da Mestre a Ravenna è uno dei più pericolosi d'Italia - considera Bullo - e vi transitano quotidianamente circa 18mila veicoli, di cui il 35% è formato dal traffico pesante, che si riversa entro un'arteria inadeguata per dimensioni e stato di conservazione, creando disagi agli abitanti delle frazioni».

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