lunedì 4 maggio 2020

CONCLUSA L'EROGAZIONE DELLE MISURE DI SOSTEGNO ALIMENTARE DA PARTE DEL COMUNE: SERVITE 2844 PERSONE, DISATTIVATI I NUMERI VERDI

A un mese dall’avvio del sistema di erogazione delle misure di solidarietà alimentare, il settore Servizi Sociali del Comune di Chioggia comunica il report finale dei contributi erogati e delle domande pervenute. Al 30 aprile sono state raccolte e valutate 1366 domande; tra queste 975 nuclei familiari sono stati ammessi al contributo e 391 non ammessi per mancanza dei requisiti. Complessivamente la popolazione raggiunta dai contributi alimentari ammonta a 2844 persone. Si tratta di nuclei familiari maggiormente esposti agli effetti economici derivanti dall'emergenza epidemiologica da Covid-19, ma non beneficiarie di reddito di cittadinanza o altre forme di contributi pubblici.
Le località più interessate sono state Sottomarina con 515 istanze accolte, poi Chioggia (369) e infine le frazioni (91). Per la gran parte sono state consegnate carte prepagate, in numero di 952, e poi anche 23 pacchi alimentari. Tutte le domande presentate dai cittadini aventi i requisiti sono state evase, e tutti i fondi stanziati dal Ministero, per un ammontare di 336mila euro, sono stati erogati. La procedura viene quindi sospesa e i numeri verdi gratuiti (800 132 122 e 800 032 040) vengono disattivati in attesa delle decisioni del Ministero dell’Interno quanto al rifinanziamento dei bonus.
Le associazioni convenzionate, Caritas Diocesana e Banco Alimentare della Compagnia delle Opere, hanno già effettuato le consegne a tutti i nuclei familiari ammessi al contributo. L'impegno delle associazioni di volontariato ha consentito di attivare più di 80 volontari, con il supporto di altri 54 della Croce Rossa e 20 giovani scout. Tutti costoro, la scorsa settimana, sono stati sottoposti al test rapido degli anticorpi, risultandone negativi.
I colloqui telefonici sono stati svolti dagli assistenti sociali, il che ha permesso di fondare l’accoglimento delle domande non solo su meri controlli burocratici, ma di approfondire la situazione complessiva del nucleo familiare che viene riportata in una relazione. Per tutte le domande presentate sono stati effettuati controlli incrociati preventivi, mediante verifiche anagrafiche, relative all’ISEE del nucleo familiare, agli estratti conto contributivi, alla titolarità di pensioni, di contributi economici comunali o di reddito di cittadinanza. Controlli a campione sono stati svolti anche sulle autocertificazioni raccolte, per accertare la veridicità delle dichiarazioni non immediatamente verificabili e procedere, nel caso, a contestazione e denuncia.
«Grazie a tutti coloro che hanno collaborato all'ottimo risultato raggiunto – commenta l'assessore alle Politiche Sociali, Luciano Frizziero – in tempi epidemici durante i quali lavorare era oltremodo difficile: non si è trattato solo di dare corso agli adempimenti burocrafici, ma soprattutto tessere una preziosa rete di solidarietà nel territorio, che rimarrà nel tempo. Sarebbe stato del tutto inutile erogare i bonus dopo la fine dell'emergenza, bensì bisognava agire subito nel momento in cui serviva, senza attardarsi in lunghe procedure con l'istituzione di commissioni o moduli burocratici».

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