Dal giorno 26 febbraio, mentre stava per divampare anche nel nord Italia l'epidemia da Coronavirus, la direzione del Centro Servizi per Anziani di Sottomarina aveva chiuso la struttura alle visite esterne da parte dei parenti degli ospiti, ottemperando alla richiesta allora giunta dal medico coordinatore del Distretto sanitario di Chioggia. Da allora i familiari si sono tenuti in contatto con i loro cari attraverso il telefono e le videochiamate, anche a mezzo di tablet forniti appositamente.
Purtroppo, in questi due mesi e mezzo, 15 anziani residenti al Girasole e al Boschetto sono deceduti per le conseguenze del contagio. Ieri, tuttavia, la casa di riposo ha autorizzato -previo appuntamento- le visite in loco tra i residenti e i familiari, attraverso i finestroni delle strutture: un nuovo percorso relazionale per accorciare ulteriormente le distanze (anche se separati da un vetro) in vista dell'auspicata, futura riapertura.
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