La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Chioggia, questa mattina, ha simulato un incendio all’interno della cabina equipaggio della motonave Donmaster Leader, battente bandiera russa, ormeggiata alla banchina V6 dello scalo portuale di Val Da Rio. Nell’incendio, appunto fittizio, è rimasto intossicato un membro dell’equipaggio. L’esercitazione ha avuto la finalità di testare i tempi d’intervento e le modalità operative previste dal relativo Piano Locale Antincendio, oltre alle procedure previste dalla programmazione di Maritime Security.
Secondo quanto organizzato, la sala operativa della Capitaneria di Porto, una volta ricevuta la segnalazione di incendio, ha assunto l'assetto d’emergenza e ha immediatamente contattato per l’invio in loco il proprio personale di terra (Nostromo), la dipendente motovedetta CP 541, i Vigili del Fuoco, il personale del 118 e i servizi tecnico-nautici quali piloti, ormeggiatori e il rimorchiatore portuale Pardus.
Contestualmente, in considerazione della consapevolezza che si trattasse di incendio presumibilmente doloso (in quanto è stato rinvenuto all’interno della motonave un ordigno rudimentale, ovvero bottiglia con stoppino), sono state attivate le procedure di sicurezza, chiedendo l’intervento della Polizia di Stato e dei responsabili della sicurezza degli impianti portuali, i quali hanno provveduto ad attuare le procedure previste dai rispettivi piani.
Il presunto responsabile dell’incendio doloso -un marittimo imbarcato nella stessa nave con la qualifica di cuoco, che nel frattempo si era allontanato dalla nave- è stato rintracciato dal personale della security portuale, in evidente stato confusionale e nascosto dietro un bancale di legno. Il personale dei Vigili del fuoco, assieme alla squadra antincendio di bordo, ha domato l’incendio in circa 20 minuti.
L’esercitazione ha confermato gli standard operativi di pronto intervento coordinato dalla Capitaneria di Porto, e gli elevati livelli di preparazione e addestramento del personale di tutte le pubbliche autorità intervenute e degli operatori portuali, evidenziando tempi di reazione veloci e comunicazioni di emergenza tempestive ed efficaci, a garanzia di risposta rapida e adeguata all’evento ipotizzato, in considerazione anche della particolare situazione epidemiologica in atto, che induce inevitabilmente ad una drastica riduzione degli organici.
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