Sono 5 i pazienti positivi al Covid ricoverati a tutt'oggi nei reparti dell'ospedale di Chioggia, altri due versano in terapia intensiva. I dati sono stati forniti stamane durante la consueta conferenza stampa settimanale dell'ULSS 3 Serenissima, tenuta dal direttore generale Giuseppe dal Ben, che ha ricordato la necessità per la Regione Veneto di rimanere in zona gialla, nonostante il suo indice RT superi ancora quota 1.20. «Il virus non è una passeggiata - ha detto Dal Ben - pertanto mi appello al rispetto delle regole, perché non basta il sistema ospedaliero e l'impegno dei medici e dei sanitari. Servono altresì i giusti comportamenti delle persone, dal momento che il picco del contagio non è ancora stato raggiunto».
Sempre a Chioggia, sono 6 le classi scolastiche coinvolte dall'epidemia, e una a Cavarzere. In tutto il territorio dell'ULSS le classi dove dall'esterno è arrivato il virus sono 27, con 78 studenti e 44 insegnanti positivi. «Centinaia di positività - ha ribadito il direttore - generano decine di ricoveri, che a loro volta producono singole unità ad aggiungersi alle terapie intensive». Da ieri mattina a stamane sono 227 i casi positivi registrati nell'ULSS veneziana, una giornata "di normale amministrazione" rispetto al culmine di 467 contagiati in un solo giorno, avvenuto la scorsa settimana. Il 7% di questi nuovi positivi è ricoverato: ogni giorno entrano negli ospedali in media 23 pazienti di Covid, e ne escono 22.
Comincia a preoccupare il quadro delle case di riposo, dove aumenta il numero degli ospiti positivi (310, a fronte di 69 ricoverati) e degli stessi operatori, in numero di 162: sono percentuali simili a quelle di aprile, con più strutture raggiunte dal Covid rispetto ad allora. In tutto, i positivi -8146 attualmente nell'ambito dell'ULSS 3- stazionano al 18% rispetto al numero dei tamponi effettuati. Se 564 sono stati i decessi, ovvero il 3% dei contagiati dall'inizio dell'epidemia, 7620 invece le persone guarite. Al 1° dicembre sono ricoverate 380 persone, cioè il 2% dei contagiati, di cui 339 in reparto e 41 in terapia intensiva. Diecimila gli individui in isolamento, anche negativi ma entrati in contatto con pazienti virali.
Dal Ben ha anche informato che l'ULSS 3 Serenissima è «a buon punto» per l'accordo con una struttura di Mestre, destinata a Covid-hotel: «Ma ancora non abbiamo ricevuto richieste da parte di persone intenzionate ad andarci - spiega il vertice dell'ULSS - e quindi probabilmente non ve n'è bisogno. Con StayCity c'era il contratto firmato, ma la proprietà in Irlanda ha disdetto nonostante il gestore locale fosse d'accordo. Lo stesso comportamento si è registrato anche altrove». Infine si ha notizia di migliaia di prestazioni specialistiche saltate negli ambulatori ospedalieri, e di un drastico calo del ricorso al Pronto Soccorso: anche in quello di Chioggia, nell'ultimo anno, la riduzione dell'accesso ammonta al 40% ed è in continua discesa.
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