venerdì 27 marzo 2020

CINQUE NUOVE PERSONE POSITIVE AL VIRUS A CHIOGGIA, DUE DONNE TRASFERITE A DOLO. ZAIA: «NON CREDO CHE LE SCUOLE RIAPRIRANNO DI QUI A FINE STAGIONE»

Sono 75 i positivi al Covid-19 nel territorio comunale di Chioggia, dall'inizio dell'epidemia fino a ieri. È il dato comunicato dall'ULSS 3 Serenissima al sindaco Alessandro Ferro, e tiene conto anche di coloro che sono già guariti, oltre che dei medici, infermieri e operatori sanitari sottoposti a isolamento domiciliare, tornati al lavoro dopo 15 giorni. Il numero dei contagiati è aumentato di cinque unità rispetto all'informazione precedente.

Ieri all'ospedale di Chioggia sono infatti transitati 5 nuovi casi di positività, nessuno dei quali grave, relativi a persone tra 50 e 80 anni. Una chioggiotta di 60 anni ieri è stata trasferita al nosocomio di Dolo, e così un'ottantenne stamane. Frattanto l'assessora regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, annuncia che verrà derogato il limite dei 200 metri per le passeggiate dei soggetti affetti da disturbi del comportamento, come l'autismo: presto verrà diramata una nota in tal senso, diretta ai sindaci, ai prefetti e ai direttori sanitari, che consentirà una più ampia libertà di movimento a queste categorie.

Nella sua quotidiana conferenza stampa delle ore 12.30, oggi il presidente della giunta veneta Luca Zaia ha preconizzato che le scuole -intese come istituti e plessi scolastici- non dovrebbero riaprire più i battenti entro la fine dell'anno curricolare, ovvero metà giugno, concludendo così la stagione attraverso le ormai abituali lezioni a distanza. Zaia ritiene che la politica di profilassi sostenuta dalla Regione, con l'aumento considerevole del numero dei tamponi, stia dando i suoi frutti verso la lenta e progressiva uscita dal virus: «Escludo misure più gravi - ha detto il presidente - e chiedo invece sia usata la tecnologia per misurare la temperatura di chi è per strada, oltre che per tracciare i movimenti indebiti dei trasgressori».

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