Nella giornata di ieri era stata riportata la notizia di una rivolta di tanti genitori alla decisione della scuola per l'infanzia Sacra Famiglia, in via San Marco a Sottomarina, di chiedere il pagamento integrale della retta d'iscrizione dei figli, relativa ai mesi di marzo e aprile. Oggi Chioggia Azzurra riceve da uno dei genitori, il professor Filippo Maretto, una cortese replica che puntualizza alcuni aspetti e impone di rettificare parzialmente l'informazione fornita in precedenza.
Scrive il professor Maretto: «Con una circolare del 18 marzo, il presidente della cooperativa Jozsef Zagon, Davide Bux, comunica per il mese di aprile una riduzione del 50% della retta realizzata in forma mensile, sia per la scuola dell’infanzia che per il nido integrato, a compensazione del disagio per il mese di marzo. Bux chiarisce come le mensilità a seguire confermeranno tali riduzioni in caso di prosecuzione della chiusura scolastica».
Questa circolare - continua il genitore - è l’ultima delle tre inviate ai genitori dallo stesso direttore: «Nelle altre due, che risalgono rispettivamente al giorno 4 e al giorno 12 marzo, chiede ai genitori di pagare l’intera quota di marzo e di concedere alla cooperativa il tempo e il modo di valutare la situazione, poiché la sospensione del servizio “non ha comportato una diminuzione in modo sensibile dei costi fissi a carico della scuola, se non per una piccola parte riguardante le derrate alimentari non utilizzate, e che comunque provvederemo a rimborsarvi al momento di stabilizzazione e compiuta verifica della situazione».
Le circolari descrivono inoltre la piena consapevolezza delle difficoltà che si trovano a sostenere le famiglie, e spiegano come la cooperativa Zagon si sia attivata "per richiedere sostegni diretti e indiretti agli interlocutori istituzionali, allo scopo di venire incontro alle esigenze delle famiglie, che in questo contesto si trovano costrette a dover provvedere alla cura e custodia dei propri figli in assenza del servizio prestato dall'istituto”.
Il professor Maretto evidenzia che, nel regolamento della scuola, sottoscritto e firmato dai genitori dei bambini al momento dell’iscrizione, viene esplicitato come «il contributo di frequenza sia annuo e che il pagamento mensile è consentito per favorire le famiglie. È inoltre esplicitato che “le richieste di ritiro dovranno pervenire entro il giorno 20 del mese precedente a quello del ritiro, diversamente dovrà essere pagata l’intera mensilità del mese successivo anche in caso di non frequenza”».
Il 13 marzo scorso, inoltre, l'assessora regionale Manuela Lanzarin scriveva che al momento attuale non sono previsto strumenti o correttivi a sostegno dei servizi, ma la questione è oggetto di attenzione da parte della giunta regionale. Ciononostante, riporta il professore, «la cooperativa che gestisce la scuola Sacra Famiglia si impegna in un “sacrificio economico che l'istituto è disposto a sostenere per venire incontro alle difficoltà delle famiglie, e nonostante i costi che rimangono fissi e agli oneri che ad oggi non possono essere quantificati».
Conclude il professor Maretto: «Abbiamo iscritto i bambini in una scuola paritaria, consapevoli che c’è un contratto e che va rispettato. È vero che c’è una parziale impossibilità della prestazione, ma del resto è anche un fatto eccezionale, e il contributo di frequenza è annuo. Non credo si possa dire: “Non si va all'asilo a marzo, allora non si deve pagare la mensilità o si deve pagare meno".
Mia figlia ha frequentato il nido integrato della scuola Sacra Famiglia e ora sta frequentando la scuola dell’infanzia: in tanti anni mia moglie ed io siamo sempre stati pienamente soddisfatti del servizio ricevuto. Anche in questo momento così delicato apprezziamo tantissimo la dolcezza e la professionalità delle maestre, che inviano alcuni video agli scolari per mantenere vivi i rapporti, pur se a distanza. A loro va tutta la vicinanza e gratitudine, in un momento in cui la scuola in cui insegnano con tanta passione pare ricevere una pubblicità a mio avviso negativa e ingiustificata».
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