venerdì 13 marzo 2020

NUOVE SALE PER ENDOSCOPIA E PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA ALL'OSPEDALE DI CHIOGGIA: ENTRO L'ANNO SARÀ POSSIBILE PARTORIRE IN ACQUA

L'ospedale di Chioggia non si ferma mai. Sono stati annunciati ieri, nel mezzo dell'emergenza da Coronavirus, i nuovi lavori al secondo e terzo piano, per ristrutturare il servizio di Endoscopia digestiva e la realizzazione di nuovi strumenti per il parto, con la sala travaglio in vasca per il lieto evento in acqua, oltre al centro di Procreazione medicalmente assistita. Le opere saranno terminate a fine 2020 e verranno a costare alla Regione Veneto un milione e 200mila euro.
Il nuovo servizio ha una superficie di 430 metri quadrati, di cui 315 mq per il nuovo gruppo parto e 115 mq per la procreazione medica assistita, prevista dalle ultime schede ospedaliere regionali. Tra la sala travaglio-parto e la “Casa del Parto”, entrambe servite dal locale igienico dedicato, sarà inserita l’isola neonatale con possibile collocazione di due culle termiche e una incubatrice neonatale. Il nuovo centro di Procreazione medicalmente assistita sarà collocato nella parte iniziale del Blocco Parto e comprenderà un laboratorio con le specifiche dotazioni e impianti, un ambulatorio chirurgico e il locale per la crioconservazione.
Per quanto riguarda il servizio di Endoscopia, ha una superficie complessiva di circa 445 mq e prevede innanzitutto la realizzazione di una sala di attesa per gli utenti esterni, con relativo bancone per l’accettazione. La parte più prossima all’ingresso sarà destinata allo studio del responsabile, dottor Giorgio Cavallarin, ad un’ampia sala con sei posti (quattro in poltrona e due letti) per i trattamenti infusivi attualmente eseguiti in più parti dell’ospedale, ai servizi ambulatoriali con due ambienti dedicati per l’endoscopia e un ampio ambulatorio per l’ecografia interventistica.
Alle sale per endoscopia sono funzionalmente correlate la sala per l’osservazione dei pazienti in fase di induzione e risveglio, dotata di quattro posti letto e un ambulatorio per il colloquio e la refertazione, in cui si potranno accogliere gli assistiti prima e dopo l’erogazione delle prestazioni specialistiche. Tra le sale di endoscopia e quella della osservazione dei pazienti, ci sarà un locale destinato alla caposala, con ampie vetrate che consentiranno un monitoraggio visivo delle due sale per i trattamenti infusivi e per l’induzione/risveglio.

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