domenica 19 aprile 2020

BUONE NOTIZIE DALLA CASA DI RIPOSO DI SOTTOMARINA: GLI ANZIANI POSITIVI PASSANO DA 46 A 17, STESSO TREND PER GLI OPERATORI. NE PARLA IL PRESIDENTE ZENNARO

Finalmente, se così si può dire, una buona notizia dalla casa di riposo di Sottomarina. I tamponi effettuati dall'ULSS 3 Serenissima avevano evidenziato, la scorsa settimana, ben 46 ospiti positivi e così 37 tra infermieri e operatori sanitari; i test successivi, praticati negli ultimi giorni, hanno permesso di riscontrare che il contenimento è in atto e sta avanzando in maniera veloce e favorevole.

Ne dà notizia il presidente del consiglio di amministrazione dell'IPAB, Andrea Giovanni Zennaro, in un dialogo video con Chioggia Azzurra: «A oggi - conferma il presidente - gli anziani positivi sono 17, di cui 10 presenti negli stabili di via del Boschetto e di viale Tirreno. Rispetto alle persone più giovani, i tempi del decorso sono più lunghi e si spera che anche questi dieci si possano negativizzare al più presto, seguendo le cure prescritte».
Altri 7 sono invece ricoverati in ospedale. Per quanto riguarda invece il personale, «non ho ancora i dati definitivi - continua Zennaro - ma il trend è molto buono e lascia sperare di poter tornare operativi al 100% in tutta la struttura». Tutti gli operatori risultati positivi stanno trascorrendo a casa la propria convalescenza.
Il consiglio di amministrazione ringrazia intanto gli hotel Clodia e Sole per la disponibilità accordata ai sanitari negativi (ma in attesa di tampone di conferma) di trascorrere gratuitamente in albergo le ore esterne al lavoro, anziché rischiare eventualmente di infettare i propri cari.
La difficoltà principale, fin qui, è stata recuperare i dispositivi di protezione individuale, come guanti e mascherine: «Grazie all'ULSS 3 e agli investimenti interni - dice il presidente Zennaro - e alle generose donazioni, siamo comunque riusciti a far fronte. Inizialmente erano appena sufficienti, mentre ad oggi siamo operativi con tutto il materiale necessario anche se in numero non infinito, specie qualora dovessero aumentare di nuovo i casi di positività e quindi attrezzare l'isolamento»
Andrea Giovanni Zennaro ha iniziato la propria esperienza amministrativa da presidente quasi a ridosso del divampare del virus: «È andata peggio al direttore Antonio Rizzato - sorride il presidente - entrato in ruolo proprio il 1° marzo. Sono momenti tristi che danno forza agli operatori, come hanno potuto riscontrare i familiari di coloro che se ne sono andati, e che pure li ringraziano per tutto ciò che hanno potuto fare».
Al Centro Servizi per gli Anziani, l'ospite «è diventato come un familiare per ogni persona che lavora qui - considera Andrea Zennaro - dal momento che vivono in simbiosi per gran parte della giornata, creando relazioni umane più strette».

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