giovedì 9 aprile 2020

BUONI SPESA, GIÀ CONSEGNATE OLTRE CENTO CARTE PREPAGATE: 400 I COLLOQUI SOSTENUTI CON I SERVIZI SOCIALI DEL COMUNE, ANCHE DA CHI NON DOVREBBE

Procede a ritmo spedito la consegna delle carte prepagate a chi ne ha diritto, nell’ambito delle misure di solidarietà alimentare erogate dal Comune di Chioggia per l’emergenza da Coronavirus. Gli impiegati e le operatrici del settore Servizi Sociali lavorano a tutto spiano, e grazie alla collaborazione con la Caritas diocesana e la Compagnia delle Opere hanno già provveduto ad attribuire ben oltre un centinaio di tessere: «Mancano ancora i dati di ieri pomeriggio e quelli della giornata odierna – commenta l’assessore Luciano Frizziero – ma arriveremo a 250 utenti soddisfatti.

Quasi 400 sono coloro che hanno sostenuto un colloquio con il call center approntato, la macchina gira a pieno regime». Purtroppo però le linee sono spesso intasate da coloro che, pur sapendo di non possedere i requisiti per avere diritto alle prestazioni, contattano lo stesso gli uffici nella speranza di racimolare qualcosa: si tratta per lo più di pensionati e di persone che usufruiscono del reddito di cittadinanza.
Intanto a Chioggia salgono a 179 i casi di positività dall’inizio del contagio, con 440 persone in isolamento domiciliare per essere entrate in contatto con questi positivi; un solo paziente Covid è ricoverato al nosocomio locale, non sottoposto a terapia intensiva. A Cavarzere si è registrato un nuovo caso, portando il totale a 8 con 11 contatti in isolamento. All'ospedale di Dolo, riferimento Covid per la parte meridionale della provincia, oggi è deceduto un altro paziente.
A proposito di Antonio Schiavon, il 90enne il cui decesso all’ospedale di Dolo era stato annunciato ieri, vale considerare come l’anziano -ancorché residente da due anni nella casa di riposo di Sottomarina- ha sempre speso la sua vita a San Pietro in Volta, dove era stato un apprezzato maestro d’ascia nel fabbricare le sampierotte, barche tipiche dell’isola, nello squero di famiglia. L’uomo aveva contratto il virus il 31 marzo scorso, e non ha più fatto ritorno.
Si moltiplicano le precauzioni in attesa del weekend pasquale, quando il bel tempo e la circostanza potrebbero spingere più di qualcuno a uscire di casa sfidando i divieti. In tal senso, il sindaco di Rosolina Franco Vitale ha disposto che chi non è residente nel Comune polesano non possa accedere alle seconde case ubicate prevalentemente ad Albarella e Rosolina Mare, fino a martedì 14 aprile. L’ingresso nel territorio comunale sarà consentito solo per comprovate necessità di lavoro o di salute; lo spostamento irregolare varrà il respingimento nella località di residenza abituale, mentre continua a valere l’obbligo di fare la spesa vicino casa.
Nella conferenza stampa odierna, alle 12.30, il presidente della giunta regionale veneta Luca Zaia ha dichiarato che quasi 29mila persone hanno effettuato versamenti in denaro al servizio sanitario e alla protezione civile, per oltre 31 milioni nel conto della Regione. Zaia ha anche annunciato l’arrivo di un enorme ospedale da campo da 400 posti, grande come uno stadio, proveniente dal Qatar: necessari cinque aerei per il trasporto, ora l’ente dovrà decidere dove collocarlo.

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