mercoledì 29 aprile 2020

CHIOGGIOTTI A LONDRA NEI GIORNI DEL COVID 19: PARLA L'INGEGNERE INFORMATICO MATTIA BALLARIN, «QUI LOCKDOWN LEGGERO MA CI SI RIALZA CON INVENTIVA»

Si è molto parlato in questo periodo, anche in Italia, della risposta inglese al Covid-19, dell'esperimento di immunità di gregge e del contagio che ha colpito lo stesso premier Boris Johnson. Per l'occasione, ne parla uno dei "corrispondenti" di Chioggia Azzurra dalla capitale britannica: l'ingegnere informatico Mattia Ballarin, che si tiene aggiornato quanto alla situazione italiana.

«Qui l'infezione è probabilmnte a uno stadio anteriore - esordisce Mattia, in collegamento video - con circa 6mila morti in meno rispetto all'Italia, ma anche due settimane in meno di contagio. Nel Regno Unito non vengono praticati tantissimi tamponi, se non per coloro che sono già ospedalizzati. So che il governo ha sottoscritto una partnership con imprese quali Amazon e con le farmacie per distribuire il kit dei tamponi da fare a casa, ma al momento c'è un numero enorme di contagiati che non sanno di saperlo e pensano di uscire lo stesso senza problemi».
Già, perché il lockdown inglese è leggero, non limita molto la libertà delle persone: «Il governo ha fiducia nel senso civico delle persone - continua Mattia Ballarin - che possono uscire per un'attività fisica al giorno e per fare la spesa. Il limite poco coercitivo si vede nei parchi pieni di persone, là dove la prima settimana c'era più paura. Tuttavia il traffico stradale è meno intenso per via del lavoro da casa, che io stesso pratico senza problemi a partire da una settimana prima del blocco, dal momento che un collega in ufficio era positivo.
Dialogavo già prima con persone ubicate in tutte le parti del mondo, ero e sono sempre online come già accadeva in ufficio». Fatto sta che gli oltre 20mila morti attuali in Gran Bretagna erano previsti dal governo: «Il sistema sanitario - prosegue l'ingegnere - chiede di restare a casa finché le condizioni non peggiorano. Solo allora ospedalizzano, come lo stesso premier: e a volte è troppo tardi, perché il quadro clinico a casa deteriora velocemente, non dando scampo. E la settimana scorsa si sono esaurite le mascherine anche per il personale sanitario».
La stessa teoria dell'immunità di gregge non è mai stata davvero abbandonata: «L'hanno rivista solo in parte, i governanti pensano che il propagarsi della malattia sia inevitabile. Per questo hanno tenuto l'economia più attiva, senza guardare troppo al numero dei morti». Anche a Londra i ristoranti sono aperti solo per asporto e consegna a domicilio, avendo rimosso i tavoli. E così pure i café, ai quali si possono ordinare le consumazioni dall'esterno: «Il take away è normale e naturale per gli inglesi - spiega l'ingegner Ballarin - vedi ad esempio il caffè lungo americano in tazza di carta, nato per essere bevuto camminando. In Italia questo modello difficilmente attecchisce»
Ma la crisi è anche un'occasione per sfoderare la propria inventiva: la compagna di Mattia insegna yoga, e trovandosi senza lavoro ha convertito velocemente l'attività nelle lezioni online. «Le ho dato una mano dal punto di vista tecnologico - racconta Ballarin - e ora i clienti acquistano i pacchetti, si prenotano, pagano le lezioni. Lei riesce a interagire sia con classi che in lezioni individuali: ha appena iniziato e sta recuperando tutti coloro che frequentavano gli esercizi di persona.
Con le dirette domenicali su youtube, i corsi di yoga sono capaci di raggiungere anche 80 persone collegate: impossibile da ripetere in palestra«. Senza l'avvento del virus, probabilmente questa soluzione non sarebbe mai stata provata, anche per pigrizia. Conclude Mattia Ballarin: «Ho parecchi amici di Chioggia trasferitisi nel Regno Unito, ci teniamo in contatto spesso e per fortuna nessuno di loro è stato male». Una comunità di expat ciosoti, ancora più unita dal non poter tornare.

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