Il presidente del consiglio di amministrazione del Centro Servizi per gli Anziani di Sottomarina, Andrea Giovanni Zennaro, risponde al consigliere comunale di Forza Italia, Beniamino Boscolo, che mercoledì aveva riportato alcune informazioni preoccupanti ricevute da alcuni lavoratori della casa di riposo. «In seguito alle accuse, non tanto velate, del consigliere Boscolo - scrive Zennaro - il primo caso verificato nel Centro Servizi è stato quello di Fiorella Tiozzo Tonon (poi deceduta il 1° aprile, ndr), lo scorso 29 marzo su tampone eseguito il giorno precedente al Pronto Soccorso di Chioggia».
Prosegue il presidente dell'IPAB: «Il 29 marzo stato quindi eseguito il test di screening, attraverso tampone, a tutto il personale ed a tutti gli ospiti del Centro Servizi, conclusosi il 31 marzo. L’esito dello screening è arrivato nei giorni successivi: il medico coordinatore ha dunque disposto che, in caso di ospite positivo (oppure sintomatico in attesa dell'esito del tampone), questi fosse isolato per limitare la promiscuità degli ospiti».
A seguito degli esiti pervenuti dal laboratorio, il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica sovraintendeva, assieme al medico coordinatore della struttura, alla creazione di nuclei appositi per l’isolamento degli ospiti positivi. Veniva inoltre verificata la quantità e la tipologia dei dispositivi di protezione individuale in giacenza, mentre ulteriori dispositivi necessari per la cura degli ospiti sono stati richiesti e forniti dall’ULSS a partire dal 3 aprile, attraverso la farmacia ospedaliera, con cadenza settimanale.
«Occorre inoltre ricordare - continua Andrea Zennaro - che le linee guida raccomandano l'uso di maschere FFP2 e FFP3 solo per manovre invasive o che effettuano aerosol nei pazienti diagnosticati positivi al Coronavirus. Nonostante ciò, l’ULSS ha messo a disposizione del personale sanitario le mascherine FFP2 per la gestione dei pazienti positivi.
Infine, per quanto riguarda gli ospiti deambulanti, è stata rivista la terapia farmacologica: in particolare, il secondo piano del Girasole (che contiene la maggior parte degli ospiti deambulanti e con gravi disturbi del comportamento) vede una sola paziente positiva, totalmente isolata, mentre gli altri ospiti dello stesso piano risultano negativi. Ciò a riprova dell’efficacia delle misure di protezione messe in atto».
Il presidente del cda si «rammarica che non sia stata anzitempo richiesta e vagliata alcuna documentazione, sebbene rientri tra i poteri dei consiglieri comunali. Lanciare accuse senza fondamento, in questo periodo critico, ha come unica conseguenza quella di complicare ancora di più il lavoro di dirigenza ed operatori, già molto provati dalla difficile situazione, e di aumentare la preoccupazione in capo ai parenti degli ospiti.
Escludendo ovviamente l’ipotesi che si voglia fare campagna elettorale sulla pelle della gente, invito la politica ad avere un atteggiamento più meditato, tenuto presente che la casa di riposo in questo momento ha più che mai la necessità di rimanere concentrata sulla cura degli ospiti, senza disperdere risorse soprattutto per rispondere a incauti attacchi».
Conclude Andrea Zennaro: «Sarebbe, invece, un bel gesto se qualche politico si attivasse per raccogliere i fondi destinati ai nonni ricoverati nella struttura. Ringrazio il direttore generale dell'ULSS 3 Serenissima Giuseppe dal Ben, il direttore dei servizi sociosanitari Gianfranco Pozzobon e le sigle sindacali con cui stiamo lavorando quotidianamente e ogni settimana».
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